“Bene la sorveglianza spontanea, ma il comune non può lavarsene le mani”

VIAREGGIO. “Giusto che da domani sabato 1 agosto (in attesa che chi ha le competenze decida) sia organizzata una sorta di sorveglianza formata da bagnini volontari (per qualche ora sarò presente anch’io)”. Ad affermarlo è Emiliano Favilla.

“Il comune però non può cavarsela approfittando di questa disponibilità gratuita per far fronte all’emergenza, considerandola come la soluzione finale e lanciare il messaggio che le spiagge libere sono sorvegliate.

Il volontariato spontaneo (se non rientra negli schemi del volontario strutturato per legge) non può essere considerato come una soluzione definitiva fino al punto che chi di dovere se ne possa “lavare mani e piedi”.

Poi vi è anche un problema di posti di lavoro per quei bagnini che gli anni passati erano stati assunti per quel servizio (peraltro ancora non pagati) che andrebbe considerato.

Il comune di Viareggio su  un problema della sicurezza non può dire che non ci sono i soldi e chiudere il discorso, perché anche se questo fosse vero si doveva attivare comunque con tutte le autorità, associazioni e categorie economiche legate al turismo, fondazioni bancarie, ecc.

Per reperire i soldi in compartecipazione ed organizzare il servizio di sorveglianza strutturato come minimo per tutti i giorni dei mesi di giugno, luglio e agosto”.

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