CAMAIORE. Ci dispiace che un nostro elettore non abbia compreso il progetto di cambiamento della città che è già in atto. Il potere logora chi non ce l’ha, soprattutto chi lo usava in modo decisamente discutibile e personalistico, come nei rapporti con l’imprenditoria. Si qualifica da solo chi per anni ha lasciato il Comune prostrato di fronte a posizioni imprenditoriali che, pur legittime, non esaurivano l’interesse pubblico”.
Così il sindaco Alessandro Del Dotto replica all’ex primo cittadino di Camaiore Giampaolo Bertola. “Aver fatto sì che il Comune rinunciasse alla gestione della sosta, lasciando che fossero altri a far cassa, è stata una scommessa persa dal Comune e, soprattutto, dalla comunità, che oggi non ha una mezz’ora libera di sosta e nemmeno può pensare di disattivare la sosta a pagamento nel periodo invernale, per favorire il cittadino, se non pagando lo scotto di una convenzione contrattuale nella quale qualcuno ha accettato di mettere in carico alla comunità – e non a se stesso – impegni troppo onerosi, rispetto ai quali l’imprenditoria – che non critichiamo, se fa il suo mestiere e non quello della politica – ha certamente fatto il suo lavoro. La politica che l’ex Sindaco rimpiange è quella sparita tra le righe del contratto che forse nemmeno aveva letto prima di approvare, nelle quali la politica si è messa a fare l’imprenditoria anziché l’interesse pubblico (peggio ancora, se avesse letto accettando di firmare per mettere in croce una comunità per trent’anni pur di chiamare un’opera pubblica “Vittoria”).
“Come può risentirsi uno che non spiega la vicenda del parcheggio di Gombitelli? Come può lamentarsi dei cantieri uno che avrebbe dovuto aprire gli stessi dieci anni fa e non pensare solo all’immagine? Come può criticare uno che non approvò un regolamento dei contributi nel sociale solo perché aveva paura di perdere pezzi della maggioranza? Come può sbraitare uno che per anni ha nascosto alla città i numeri degli incassi dei parcheggi a pagamento? La città, oggi, ha la garanzia che chi governa ha la schiena dritta e non è piegata a qualcuno, garantendo che ogni scelta non abbia riverberi negativi sul futuro della comunità. La politica che oggi governa la città non è quella venduta al miglior finanziatore della campagna elettorale. La verità è che oggi scopriamo che l’ex Sindaco si erge quasi a socio-protettore di una convenzione che la comunità non può più permettersi e che non vuole più. Scioglieremo la convenzione e faremo in modo che la sosta a pagamento torni alla gente e sia disciplinata in modo nuovo e diverso, senza fantasiose e improbabili soste a pagamento nelle frazioni – cosa, forse, che sarebbe stata in grado di fare quella politica che pur di fare “immagine” avrebbe venduto un rene per ogni cittadino… – ma ragionando intorno a un sistema equo, distinto per zone e per stagioni, con qualche parcheggio blu in meno. Noi facciamo politica seria e amministrazione coscienziosa: a qualcun altro lasciamo i modi beceri da giullare asservito agli interessi non pubblici di pochi potenti”.