FORTE. Il dispiacere sui titoli di coda. Il Real Forte Querceta è arrivato ad un passo dal secondo pari di fila in tre giorni contro un club di Lega Pro – dopo l’1-1 con la Pistoiese – ma la rete di Verna al 42′ della ripresa ha disintegrato il castello versiliese. Eppure Maurizio Cerasa i suoi motivi per essere soddisfatto li ha, principalmente per la fase difensiva: squadra corta, organizzata, capace di rendere complicata, a tratti impossibile, la manovra del Pisa. Nel giorno del debutto sulla panchina nerazzurra di Rino Gattuso, chi sorride di più è proprio il tecnico versiliese, a dispetto del risultato.

La partita – iniziata con quarantacinque minuti di ritardo perché la terna arbitrale era rimasta imbrigliata nel traffico – di spettacolare ha avuto ben poco. Il possesso di palla del Pisa è stato per lunghi tratti sterile e inconcludente. Soltanto su uno svarione del portiere Novarino (uscita a vuoto) per poco Montella non trova il gol del vantaggio. Arzelà non soffre di complessi di inferiorità e ingaggia duelli costanti con Rozzio e Polverini, i due centrali avversari.

Il Real Forte Querceta a tratti soffre, ma non va mai in apnea totale. Vero, crea pochissimi pericoli. Il primo pensiero, però, è non concedere spazi invitanti ad un Pisa che, seppur ancora in costruzione, è avversario di prestigio, di orbita ben diversa da quella versiliese. La ripresa, con uomini diversi, è ugualmente modesta, se non di più. A far saltare il banco nel finale è Verna, che irrompe da destra e complice una deviazione infila Novarino.

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ultimo aggiornamento: 22-08-2015


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