VIAREGGIO. Alcuni rappresentanti del comitato nazionale “Noi Non Dimentichiamo”, assemblea 29 giugno, associazione “Il Mondo che vorrei” e cittadini di Viareggio giovedì 17 settembre si recheranno a Roma, davanti a Montecitorio e poi al Quirinale.

“Perché? Perché ancora in strada? Perché non possiamo stare “tranquilli” e seguire il nostro processo a Lucca? Perché ci costringono!”, scrivono in una nota le associazioni.

“Ci costringono, sia il precedente capo di Stato Napolitano che l’attuale Mattarella.

Ci costringono perché ci hanno rifiutato e umiliato perché nessuno dei due ha avuto il coraggio di guardarci negli occhi mentre avremmo raccontato loro quello che abbiamo subìto e cosa ancora dobbiamo sopportare. Mattarella ci ha risposto che non poteva intervenire perché c’è un processo in corso: noi non avevamo chiesto alcun intervento, volevamo solo incontrarlo. Mentre fa sedere accanto a sé il 2 Giugno l’imputato Moretti, lo incontra, gli stringe la mano. E il processo? Ma non c’è un processo e quindi non può incontrarci?

Senza dimenticare che lo Stato di cui è a capo ha rinunciato alla costituzione di parte civile nel nostro procedimento in cambio di tantissimi denari!

Ci costringono perché, nel dicembre 2016 cadrà in prescrizione il reato di incendio colposo: impensabile, inverosimile, inaccettabile. Di che cosa sono morti i nostri cari? Di infarto? No, non si può.accettare che non si voglia accertare la verità, non possiamo accettare uno Stato omertoso ma soprattutto come padri madri fratelli sorelle e zii non possiamo accettare che Viareggio, insieme a 32 persone, quella notte non sia bruciata.

Siamo quindi costretti a chiedervi ancora un impegno forte, come è stato per la “Legge Viareggio”: la politica deve intervenire, deve inventare qualsiasi cosa affinché questo reato sia presente anche negli altri due gradi di giudizio: il reato di incendio colposo e lesioni. No alla prescrizione per Viareggio”.

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prescrizione roma strage viareggio

ultimo aggiornamento: 31-08-2015


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