CAMAIORE. Domenica prossima 6 settembre, la comunità di Valpromaro e dei paesi delle Seimiglia festeggia la Madonnina del Canale. Oltre un secolo fa il curato del paese, Don Albino Moretti, recandosi con alcuni bambini lungo le fresche sponde del canale di Renipoli per una scampagnata, pose su uno sperone roccioso un’immagine della Vergine. Alcuni giorni dopo ai piedi della statua della Madonna furono ritrovati dei fiori e alcuni lumini accesi. Era l’8 settembre 1902. Quei primi e semplici gesti di devozione si sarebbero trasformati in breve tempo in un sentimento diffuso nella popolazione. In particolare durante i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale, i boschi e le sponde ombrose dove sorge l’edicola della Madonnina, rappresentarono un sicuro rifugio per i valpromaresi costretti ad abbandonare il paese occupato dai tedeschi.
A distanza di molti anni, non cambia l’attaccamento dei paesani alla Madonnina, meta tutto l’anno di pellegrini e fedeli. La comunità parrocchiale delle Seimiglia e il paese di Valpromaro, dedicano alla loro protettrice due giornate di festeggiamenti. Si comincia sabato 5 settembre alle ore 21:00 con una suggestiva fiaccolata dalla chiesa parrocchiale di Valpromaro fino all’edicola della Madonnina. Domenica 7 si prosegue con due momenti: le funzioni religiose con le S. Messe alle ore 9:30 nella chiesa parrocchiale, e alle ore 16:00 nella straordinaria cornice del bosco della Madonnina; a partire dalle 17:00 nella piazza del paese avrà luogo la festa paesana, allietata da spuntini, musica e balli con il Complessino Fibbiallino “Wind Green”, e con la partecipazione degli esercenti del paese e della Misericordia delle Seimiglia.
Alle 20:00, al termine della festa, il Comitato Paesano offrirà la proiezione della registrazione dello spettacolo “Il Paese che manca”, autodramma del 2015 del Teatro Povero di Monticchiello. Si tratta di un’esclusiva, resa possibile grazie alla disponibilità del gruppo teatrale di Monticchiello, splendida frazione del comune di Pienza (Siena). Lo spettacolo di quest’anno, ha per tema una delicata e complessa riflessione sulle trasformazioni storiche che interessano la società civile, tanto nelle piccole comunità, specchio di ciò che accade nella più ampia comunità nazionale. Il compleanno dell’ultimo ventenne rimasto in paese, è l’occasione per gli autori|attori dello spettacolo, di riflettere e commentare la contemporaneità, con un taglio intergenerazionale e una sensibilità lontana dai luoghi comuni, capace di indagare con profondità le speranze e le inquietudini di una piccola comunità che silenziosamente vuol rinnovarsi.
La comunità di Valpromaro, invita tutti gli abitanti delle colline della Versilia e della Valfreddana a partecipare a quest’autentica occasione di festa fatta di spiritualità e condivisione per trascorrere una giornata nelle bellezze nascoste delle nostre colline.

(Visitato 224 volte, 1 visite oggi)

Canale5 e Rai2 per seguire il progetto “Cittadinanza attiva” di Massarosa

Da Agordo a Casoli. Primo scambio turistico-culturale dei paesi dei graffiti