MASSAROSA. “Nei giorni scorsi- sottolinea l’assessore all’urbanistica Damasco Rosi- è apparsa sulla stampa la notizia di un progetto relativo alla costruzione di ville e appartamenti in località Calagrande a Piano di Mommio, dove oggi insistono edifici e manufatti diroccati e fatiscenti. Dal punto di vista tecnico è doveroso specificare che, ad oggi, non è ancora stata rilasciata alcuna concessione perché la pratica è ancora in fase istruttoria e che, qualora venisse rilasciata, non si tratterebbe come ventilato della costruzione di “un nuovo quartiere” ma del recupero di immobili già esistenti”.

“Dal punto di vista puramente tecnico il quadro normativo regionale prevede tra l’altro che questi interventi siano subordinati alla sottoscrizione di convenzione con l’Amministrazione, che in ogni caso debbano essere garantirti il rispetto dei caratteri tipologici, formali e costruttivi degli edifici di valenza storico-testimoniale e che ove comportanti demolizione e ricostruzione di manufatti agricoli, questi non potranno determinare aumento della superficie esistente, salvo ulteriori limitazioni e condizioni eventualmente previste dagli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica comunale. Questa normativa regionale – spiega ancora Rosi- è stata recepita all’interno sia della vigente che dell’adottata strumentazione urbanistica del Comune di Massarosa.
La norma legittima il privato proprietario a eseguire l’intervento, consentendo a parità di superficie utile lorda e di volume esistenti, la riorganizzazione e il recupero del patrimonio immobiliare e il mutamento di destinazione da agricola a residenziale.  Ovviamente tale recupero dovrà rispettare le condizioni imposte dalla legge regionale 65/14 circa le modalità di demolizione e ricostruzione nell’ambito della sostituzione edilizia, nonché delle tipologie proprie delle aree agricole. Inoltre ricordo che tali interventi sono soggetti a pianificazione attuativa tramite presentazione di un piano di recupero da sottoporre, previa acquisizione dei pareri necessari, all’approvazione del consiglio comunale e successiva trasmissione alla Provincia e alla Regione secondo le procedure di legge.
Precisato il quadro normativo- conclude Rosi- è doveroso ricordare come questa Amministrazione abbia sempre prestato e presterà la massima attenzione alla tutela e alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale. Ricordo infatti che siamo stati noi a decidere di cancellare proprio in quelle aree la precedente previsione di ampliamento della zona industriale “

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ultimo aggiornamento: 15-09-2015


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