“La chiusura dell’ufficio postale di Valpromaro crea un problema economico e sociale”

CAMAIORE. “L’ufficio postale per alcune zone è l’unico segno di presenza dello stato”. Così Cristina Lari, segretaria Anp – Cia, associazione dei pensionati della confederazione italiana agricoltori. “Chiudere le sedi delle zone rurali significa togliere l’ennesimo servizio a zone disagiate che negli anni hanno visto tagliare su tutti i fronti”. I pensionati Cia intervengono a sostegno dei cittadini e dei comitati di Valpromaro: “Costringere un anziano a recarsi a San Martino in Freddana o a Camaiore, senza tra l’altro un servizio di trasporto pubblico adeguato, visti i ripetuti tagli, significa creare un enorme problema economico e sociale. Inoltre, se il pensionato è un ex agricoltore, spesso è sinonimo di cura del territorio e di conseguenza di salvaguardia dello stesso. Se si costringono gli anziani ad abbandonare i loro luoghi poi non ci dobbiamo stupire dell’aumento di frane alluvioni e calamità naturali”.

La ANP Cia prova anche a ipotizzare soluzioni alternative per scongiurare la chiusura: “Se proprio in ultima istanza dovessimo arrivare alla chiusura, sul territorio deve restare comunque un presidio, se necessario presso sedi terze, come uffici comunali o anche nostre sedi della confederazione, dove poter (magari in giorni stabiliti e modalità da individuare), usufruire di alcuni servizi base, tra cui anche il ritiro della pensione”.

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