VIAREGGIO. Non sempre si riesce a fare di necessità virtù. Le croniche difficoltà in fase realizzativa del Viareggio si sono palesate anche contro la Sangiovannese. Un punto che non migliora la classifica e neppure il morale di una squadra che da se stessa non riesce a pretendere di più. Alessandro Pierini non mette le mani avanti. Si rende conto che senza Sciapi e Rosa Gastaldo scardinare le difese avversarie diventa una “mission impossible” o quasi, ma non cestina tutto ciò che gravita attorno allo 0-0 dei “Pini”: “Noi in avanti abbiamo dei problemi, loro si sono chiusi con cinque uomini, abbiamo provato ad allargare le punte ma siamo stati sterili. La mossa di Gorelli centravanti era dettata dalle assenze in una gara già di per sé difficile e che inevitabilmente pesano. Nel secondo tempo abbiamo spinto un po’ di più, abbiamo cercato di trovare il gol su palla inattiva, una delle possibilità, se non l’unica, per vincere la partita. Non abbiamo creato quasi nulla, ma al momento siamo questi, sono comunque contento per la prestazione dei ragazzi che hanno dato tutto e della rosa che ho a disposizione”.
Bastone e carota, tutto con moderazione. Risvolti positivi e negativi di un pari da leggere in svariati modi: “I numeri parlano chiaro dopo 15 partite: segniamo troppo poco. Sinceramente non guardo la classifica, mancano tante partite ed il campionato è molto equilibrato. In tante cose ho riscontrato miglioramenti”.
Giorni decisivi per rinforzare il mercato, soprattutto nel reparto, l’attacco, in cui c’è il maggiore bisogno: “Parlo ogni giorno con Sergio, sia io sia lui sappiamo cosa si può fare per migliorare la rosa, ci sono squadre più attrezzate di noi, anche se per strada abbiamo lasciato troppi punti. Vediamo nei prossimi giorni. Le molte assenze in un unico reparto ci hanno condizionato: mancano alternative a gara in corsa o in caso di squalifiche”.
C’era un rigore per il Viareggio (fallo di mano di Papa). Episodio sul quale Pierini preferisce sorvolare: “Ci poteva stare, ma non mi piace soffermarmi sugli arbitri o recriminare per questi episodi”. E a chi accusa la squadra di scarso mordente, il tecnico si difende: “Non sono d’accordo, in questa gara serviva pazienza perché altrimenti si potevano perdere ancora più palloni. Può sembrare che abbiamo giocato sotto ritmo, ma ci sono anche gli avversari in campo e non si può pensare di andare all’arrembaggio per 90 minuti. Non tutte le gare sono uguali, bisogna valutare con chi si gioca ed in quali situazioni. Probabilmente 3 mesi fa questa partita l’avremmo persa. Abbiamo ottenuto 9 risultati utili di fila, non è facile, soprattutto in questo girone. Ripeto: siamo in crescita”.
