MASSAROSA. Ventuno imprese dell’area di Montramito, nel Comune di Massarosa, rischiano di rimanere senza acqua. La VersilTenda infatti – l’unica azienda che ha un regolare contattore al quale sono allacciate tutte le altre ditte – farà disdetta del contratto per la fine di febbraio. E tutte le altre aziende resteranno al secco, col rischio chiusura o delocalizzazione.

La storia parte da lontano, dal 1983. Allora, quando sorsero le prime aziende della zona, non c’era acqua. Per cui la VersilTenda, in accordo con i 3-4 capannoni vicini, si fece portare il contatore sulla strada, e fece un allaccio a suo nome. Le altre si collegarono ad essa, dividendo la bolletta in parti uguali.

Con gli anni però il numero di questi allacci secondari è cresciuto: oggi sono ben 21 le aziende che non hanno allaccio diretto all’acqua ma si servono della azienda di tendaggi. “All’inizio – racconta il titolare – le cose erano abbastanza semplici. Poi ogni azienda si dotò di un proprio contatore parziale. Ma siamo arrivati al punto che devo fare una lettura generale, poi pagare la bolletta ripartendola per millesimi alle altre 21 aziende. E poi ci sono le perdite, i guasti, i contenziosi: un vero e proprio lavoro…”.

Andrea Stagi, titolare della ditta, pensava di dover stringere i denti ancora per poco. Perché la zona – via di Montramito come via Fondacci e via Cannelle – di recente è stata oggetto di imponenti lavori, necessari proprio per portare nell’area i sottoservizi come fognature, acqua, gas. E invece, nonostante i lavori da mesi siano terminati, non è ancora possibile fare gli allacci, né all’acqua né alla fognatura.

“Ingenti lavori, grandi disagi per tutti – commenta Laura Mannini, segretaria del Consorzio di Montramito – e oggi ancora nulla funziona. Chiediamo un ultimo sforzo, a Comune e Gaia, per risolvere questa vicenda. Per l’acqua pare che manchi ancora il collaudo, o quanto meno le condutture per gli allacci. Per la fognatura idem, non è possibile fare allacci. Ci sono anche imprenditori disposti ad avviare qui nuove attività, ma che non possono perché non hanno gli allacci”.

Così, terminati i lavori e constata, ancora una volta, l’impossibilità di risolvere una volta per tutte la questione VersilTenda ha detto basta. “Sopporto questa situazione fino alla fine di febbraio. Poi disdico il contratto dell’acqua. Mi spiace per le altre imprese, ma questa situazione non è più sopportabile”. Il risultato sarà che 21 aziende (e tra queste veri e propri colossi come Welcome Italia o Navioncs) resteranno coi rubinetti a secco. E a quel punto la chiusura, o il trasferimento altrove, sarebbe una ovvia conseguenza.

“Gli imprenditori della zona – dice Giovannino Baratta, presidente del Consorzio di Montramito – hanno già sopportato e dato molto. Disagi al traffico, espropri, cantieri per mesi davanti le aziende. Abbiamo sopportato perché sapevamo sarebbero arrivati importati servizi per la riqualificazione della zona: ora è tempo che i risultati si vedano”.

Gaia e Comune di Massarosa sono avvisati: la sorte di 21 aziende e dei loro lavoratori sono nelle loro mani. Hanno tempo da qui a fine febbraio per far funzionare un impianto, nuovo, costruito pochi mesi fa. Poi, dopo 32 anni di smistamento fatture e conteggi, la VersilTenda smetterà di fare da “esattore di Gaia”, come lo stesso titolare della ditta ha detto di sentirsi.

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ultimo aggiornamento: 22-01-2016


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