GAVORRANO. Scuri in volto, a testa bassa. Il Viareggio esce dal campo dal capolista rabbuiato e con il prurito alle mani per quella sgradevolissima sensazione che si manifesta quando agli avversari per vincere basta un tiro. Uno solo, spedito là dove Cipriani non può arrivare. Scene già viste e riviste. Fa più male, stavolta. Non perché a gioire sia Vitaliano Bonuccelli, quanto perché a prendersi i tre punti è stato un Gavorrano che sarà sì primo in classifica, forte di quindici risultati utili consecutivi, ma che in quanto a gioco è stato lontano anni luce dal dimostrare di essere più forte.

Già, perché le zebre – per l’occasione tornate a difendersi a 4, mantenendo però il trequartista (Rosa Gastaldo) alle spalle delle due punte – non hanno fatto barricate semplicemente perché non ne avvertiva il bisogno. Sì, il Gavorrano ha spinto di più nel primo tempo, ma si fatica tremendamente a trovare situazioni di effettivo e reale pericolo per Cipriani. Stesso scenario nell’area avversaria, col portiere dei minerari Bertolacci bersagliato più dai suoi tifosi che non dagli attaccanti bianconeri.

Pierini all’intervallo si è convinto (non a torto) che la partita poteva pure vincerla. Per questo ha imposto a Gorelli di “alzarsi” di una ventina di metri per pressione con più efficacia i mediani avversari. Aveva ragione il tecnico, che però anziché festeggiare si è trovato costretto a imprecare con se stesso per l’errore di Sciapi – diagonale troppo stretto, sul fondo – dopo appena venti secondi dall’inizio della ripresa.

Premesse per un prosieguo simile, per non dire identico, alla scorsa domenica. Il copione è stato tristemente il medesimo: Viareggio più intraprendente in avanti (Sciapi e Mariani vicini all’1-0 nella stessa azione) e poi castigato da Moscati a metà tempo, colpa di un pressing azzardato e per questo svolto male sulla trequarti difensiva del Gavorrano: dai piedi educatissimi di Cretella parte la verticalizzazione, un paio di passaggi, Lombardi libera Moscati, sinistro incrociato, tuffo inutile di Cipriani e tanti saluti all’allettante prospettiva di avvicinarsi al traguardo della salvezza senza play-out.

Entrano Rosseti e Bruzzi, cambia il modulo non l’inerzia. Caciagli si fa espellere e lascia in dieci i bianconeri. Ulteriore nota stonata di una melodia stridente e per questo sgradevole. Sabato il Ponsacco, nel giorno di San Valentino la Pianese. Il destino in otto giorni. E se non cambia lo spartito, i guai saranno ben peggiori di un fastidio all’udito.

GAVORRANO-VIAREGGIO 1-0

GAVORRANO (3-4-2-1): Bertolacci; G. Matteo, Salvadori, Tiritiello; Ropolo, Cretella, Rubechini, Sciannamè (19’ st Granatiero); Lombardi (30’ st Costanzo), Boccardi (19’ st Carnevale); Moscati. All. Bonuccelli.

VIAREGGIO (4-3-1-2): Cipriani, L. Matteo, Fiale, Guidi, Bicchi; Mariani (40’ st Bruzzi), Gorelli (26’ st Rosseti), Caciagli; Rosa Gastaldo; Sciapi, Benedetti. All. Pierini.

Arbitro: Santorelli di Salerno.

Rete: 23’ st Moscati.

Note: angoli 3-5. Espulso Caciagli (Viareggio) al 43’ st. Ammoniti Cretella, Salvadori (Gavorrano), Benedetti, Guidi, Sciapi, Mariani (Viareggio). Recupero 1’ pt, 4’ st.

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ultimo aggiornamento: 31-01-2016


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