VIAREGGIO. “Quando si perde la colpa è dell’allenatore, quando si vince i meriti sono della squadra”. Alessandro Pierini ride, stato d’animo che è la naturale contrapposizione dello sconforto di Piancastagnaio post disfatta con la Pianese. Parla di “obbligo”, il tecnico del Viareggio. Obbligo di mostrare un diverso volto di sé. Farlo per amor proprio e per quei tifosi che, seppur feriti nell’orgoglio per quell’umiliazione, il loro incitamento non lo hanno fatto mai mancare in una giornata delicata molto più di altre.

“Siamo rimasti in nove, abbiamo saputo soffrire, poi Benedetti è stato bravo perché ci ha creduto”. Il ripasso mentale di un secondo tempo da infarto non è condizionato da un comprensibile senso di liberazione. Può respirare il Viareggio, ora più vicino all’obiettivo divenuto forzatamente prioritario dopo i passi falsi a catena che hanno ridimensionato le ambizioni di chi era stato costruito per navigare in ben altre acque. “Ci abbiamo messo voglia e attenzione, vincere così è bello, genera sensazioni piacevolissime. Ho ricevuto le risposte che mi aspettavo, è stata una settimana pesante però ci siamo allenati con intensità, ero convinto che non avremmo sbagliato prestazione”.

Viene lecito domandarsi se il Viareggio possa rischiare, ora che la classifica è di nuovo tranquilla, di ricommettere un errore tanto palese quanto grave: “Le persone intelligenti imparano dai loro sbagli e cercano di non ripeterli. Domenica a Sansepolcro sarà durissima, sarà compito mio trasmettere il giusto messaggio, cosa che non ero riuscito a fare prima della Pianese”.

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ultimo aggiornamento: 20-02-2016


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