VIAREGGIO. Le due vittorie di Francesco Mariani. Una giornata così chissà quanto a lungo se la ricorderà. Col suo gol alla squadra della sua città pensava di aver spinato la strada ad un Viareggio che la vittoria se l’è conquistata, ma compiendo giri immensi, un po’ come gli amori cantati da Venditti. Ha bissato quanto già fatto all’andata. Il risultato è lo stesso di quel 18 ottobre, sono cambiati stadio ed esultanza, o almeno la prima parte di essa. Perché il centrocampista bianconero, una volta superato Giusti con un destro dal limite, a tutta velocità è andato a festeggiare – con plateale gesto polemico – in faccia ai supporter del Montecatini. Non si nasconde e non si pente. “Perché dovrei esserlo? Se lo meritavano, mi hanno insultato dal primo minuto. Ieri (19 feb) avevo scritto uno stato su Facebook per caricare l’ambiente, serve anche questo quando si tratta di partite così importanti. Con alcuni dirigenti ci sono vecchie ruggini, mi hanno perfino tolto il saluto. Io mi sento più viareggino che montecatinese. Non ho problemi a dirlo, per queste cose sono molto schietto e diretto”.

Rivincita personale che si amalgama con la felicità per un successo che avvicina le zebre alla salvezza e che rende parte del passato il poker subito a Piancastagnaio: “Ci voleva questa vittoria dopo una partita tanto brutta – analizza -, è stata una settimana pesante, ci volevano gli attributi per fare una prestazione del genere. Purtroppo dobbiamo ammettere che mentalmente abbiamo delle lacune, abbiamo bisogno di prendere uno schiaffo prima di reagire. Se fossimo stati più bravi sotto questo aspetto avremmo potuto essere in cima alla classifica. La sconfitta con la Pianese deve rimanerci impressa da qui al termine del campionato per farci scendere in campo con la rabbia necessaria”.

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ultimo aggiornamento: 20-02-2016


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