Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri finalizzate a perseguire e reprimere la commissione di furti e reati contro il patrimonio.
Proprio una delle attività investigative condotte dai Carabinieri della Stazione di Camaiore ha permesso di trarre in arresto due giovani giostrai poiché ritenuti responsabili in concorso del reato di furto aggravato.
In particolare i Carabinieri avviavano una meticolosa attività d’indagine a seguito della denuncia presentata presso il Comando di Lido di Camaiore lo scorso 30 dicembre da un cittadino egiziano, regolarmente residente in Italia. Nella circostanza il cittadino egiziano denunciava che ignoti, dopo aver infranto il vetro della propria auto che si trovava parcheggiata presso l’area di sosta dell’Ospedale Versilia ove si era recato per accompagnare un familiare, avevano trafugato 2 borse che erano riposte all’interno dell’abitacolo e che contenevano denaro contante, 2 telefoni cellulari e vari indumenti e documenti.
I militari iniziavano immediatamente approfondite indagini che nel giro di poche settimane, a seguito della visione di ore di immagini riprese dalle telecamere della zona anche durante i giorni precedenti il furto, permettevano di risalire ai predetti anche tramite i tracciati dei telefoni cellulari in possesso degli stessi.
A seguito dell’informativa depositata presso la Procura della Repubblica di Lucca, il Giudice per le Indagini Preliminari, ritenendo sussistere gravi indizi di colpevolezza a carico dei predetti, nel mese di marzo emetteva un’ordinanza che disponeva la cattura dei 2 malviventi.
I Carabinieri iniziavano quindi la ricerca dei 2 che non avendo un domicilio definito risultavano di fatto irreperibili. Venivano allora estese le ricerche a tutti i Comandi dell’Arma e grazie a tale collaborazione i 2 venivano individuati dai Carabinieri di Bolzano che nella giornata di ieri hanno dato esecuzione all’ordine di cattura. I due sono stati quindi rintracciati e portati in caserma. Terminate le formalità di rito i 2 sono stati poi condotti presso le rispettive abitazioni ove dovranno permanere in quanto sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
