“Dopo un anno dall’approvazione del decreto legislativo, l’Inps ha emanato la circolare applicativa ( n. 65 del 15/04/16) che regolamenta l’art. 24 del D.lgs 80/2015 relativo al diritto ad assentarsi dal lavoro per le lavoratrici (settori pubblico e privato) che sono vittime di violenza.”

L’annuncio viene dato dal Coordinamento Donne Filcams Cgil Lucca e Patronato Inca Cgil Lucca.

“La possibilità di astenersi dal lavoro per un massimo di 90 giorni lavorativi per le donne che subiscono violenza e che siano inserite in percorsi di protezione , nonostante sia ancora insufficiente rispetto alla gravità dei casi, è comunque un passo avanti , un aiuto concreto alle donne che per tutelare se stesse ed i loro figli, si inseriscono in percorsi di protezione. Purtroppo sono escluse da questa possibilità le lavoratrici domestiche e badanti .

Le donne che subiscono violenza spesso sono costrette ad allontanarsi dalla loro casa, dal loro lavoro, perché luoghi conosciuti da chi le maltratta e spesso risentono di effetti negativi sulla propria capacità lavorativa, dovendosi assentare per periodi molto lunghi talvolta fino all’etsrema conseguenza della perdita del lavoro.

Forniamo una breve sintesi del congedo, che può essere richiesto presso gli uffici del Patronato INCA CGIL:
spetta alle lavoratrici con rapporto di lavoro in corso di svolgimento, per massimo 90 giorni, in modalità giornaliera o riduzione orario per minimo la metà dell’orario medio giornaliero; è fruibile entro tre anni dalla data di inizio percorso protezione; occorre certificare di essere inserite in percorsi protezione dai servizi sociali del Comune di appartenenza o dai Centri antiviolenza o dalle Case rifugio; la lavoratrice ha diritto al 100% dell’ultima retribuzione per le giornate o le ore di congedo fruite e diritto alla contribuzione figurativa: l’azienda è tenuta ad anticipare la retribuzione con le stesse regole previste per la maternità. La lavoratrice deve fare richiesta almeno 7 giorni (salvo casi di oggettiva impossibilità) prima dell’inizio del congedo all’azienda e presentare domanda anche all’Inps.

La nostra categoria rappresenta settori lavorativi in cui sono occupate prevalentemente donne: per questo riteniamo necessario dare massima diffusione della possibilità del congedo .
Siamo fortemente convinti che la violenza sulle donne sia una sconfitta per tutti, occorre agire in questo percorso di impegno collettivo e la politica deve agire per rimuovere ogni impedimento alla piena espressione dell’individuo, tutelando con azioni concrete chi questo diritto se lo vede sottrarre, in particolar modo attraverso atti persecutori e violenti. Come sindacato, oltre sollecitare e tenere la massima attenzione sulla tematica della violenza di genere – abbiamo anche attivato uno sportello di supporto psicologico – tuteliamo le lavoratrici attraverso la contrattazione ed i servizi del patronato. Le nostre strutture sono a disposizione per approfondimenti.”

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