La giunta comunale di Viareggio ha firmato una delibera nella quale vengono individuate, fra il personale dell’ente, sei professionalità con competenze in materia giuridica, contabile e societaria che, coordinati dal segretario comunale, dovranno effettuare le dovute verifiche sulle società legate al Comune. Una commissione che si potrà avvalere di volta in volta, dietro convocazione del presidente, del supporto dei vari dirigenti in forma diretta o tramite proprio delegato

L’atto fa seguito al regolamento approvato il 21 marzo scorso dal consiglio comunale sugli “Strumenti e processi di indirizzo, programmazione e controllo sulle società ed enti controllati”.

«La commissione avrà il compito di fare letteralmente le pulci alle nostre società – spiega l’assessore Laura Servetti -, che abbiamo ridotte nel numero e che intendiamo sottoporre ad un controllo costante sia negli atti che emetteranno che in relazione ai rapporti che instaureranno con i cittadini».

«Con il nuovo regolamento – che prima mancava nelle forme, non esisteva infatti una normativa specifica, ma anche nella sostanza -, la Commissione specifica e la Governance dell’Amministrazione, abbiamo assicurato la regia e il controllo sulle nostre società: regia e controllo che in questi anni sono mancati».

«Uno dei nostri obiettivi primari di mandato era la razionalizzazione delle Partecipate – continua l’assessore -, sia diminuendone il numero sia attivando un controllo mai esistito fino ad oggi, la cui assenza ha portato ad esempio al fallimento della Viareggio Patrimonio»

«Ci siamo mossi per arrivare alla definizione di quattro grandi aree che si occuperanno di mobilità, persona, ambiente e cultura – continua Servetti -. Sono stati mesi di lavoro intenso che hanno visto tutti, assessori e consiglieri di maggioranza, misurarsi con una situazione grave che per troppo tempo era stata letteralmente ignorata».

«Adesso il quadro è definito: abbiamo intrapreso un percorso che ha portato alla salvaguardia dei servizi e dei posti di lavoro e garantito la governance unitaria, che vede impegnati un assessore delegato e il sindaco in prima persona».

«Ma la razionalizzazione delle partecipate deve per forza di cose andare di pari passo con l’adozione di un controllo analogo talmente stringente che qualora le aziende non dovessero attenervisi, subirebbero la revoca dei servizi affidati. In sostanza mai più una Viareggio Patrimonio».

«Niente deve essere più lasciato al caso – conclude l’assessore Servetti -. Il nostro obiettivo non è galleggiare senza meta ma è quello di fare il bene della città».

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commissione controllo analogo partecipate viareggio

ultimo aggiornamento: 26-05-2016


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