Nuovo presidio stamattina davanti al municipio di Viareggio a cui hanno partecipato diverse decine di persone sotto lo slogan “Viareggio non si vende”.

Queste le considerazioni degli organizzatori:” Il sindaco Del Ghingharo non sta dalla parte dei cittadini ma è l’esecutore delle politiche nazionali in continuità con le politiche degli ultimi 10 anni di amministrazioni che si sono susseguite a Viareggio. Nata lo scorso 2 aprile, “Viareggio non si vende” è un’assemblea di opposizione che cerca di unificare le varie vertenze sociali che attraversano una città, devastato da una parte dalle politiche di austerity portate avanti negli ultimi anni dall’Unione Europea, dai governi nazionali e dai vari governi cittadini che si sono susseguiti. Il  4 giugno abbiamo promosso  una manifestazione a cui hanno partecipato più di 300 persone che hanno sfilato per le vie della città in un corteo colorato e ricco di interventi di chi vuole provare a dare un’alternativa alla città. Oggi con questo presidio sotto al municipio … continuiamo il nostro percorso di opposizione ai progetti speculativi di Del Ghingaro e soci Denunciamo la svendita del patrimonio pubblico e l’attacco al welfare. Crediamo che questo dissesto non debba essere pagato dai cittadini con la perdita di servizi e posti di lavoro.

 Schermata 2016-06-16 alle 14.54.55“La piscina – prosegue il comunicato – deve essere riaperta e tutti gli impianti sportivi come palasport, stadio, campi sportivi e palestre devono essere mantenuti agibili e funzionali. Il patrimonio pubblico non deve essere svenduto. Centro congressi e porto devono rimanere pubblici. Nessun posto di lavoro deve andare perso anzi vanno assunte le decine e decine di disoccupati. No allo sgombero del centro sociale SARS e di nessuna altra realtà sociale attiva sul territorio. No allo sgombero delle case recuperate al degrado attraverso le occupazioni sostenute dalla Brigata Sociale Antisfratto. Si alla regolarizzazione di tutte le famiglie presenti in queste case. Bonifica dall’elettrosmog in via Matteotti causa di numerose morti sospette per tumori. Attuazione di un nuovo piano di telefonia che garantisca salute e sicurezza per tutti. No all’uscita dal parco e a progetti devastanti per l’ambiente come l’asse di penetrazione, parcheggi a silos, ecc. No al forno crematorio, vero e proprio inceneritore inquinante, a Torre del Lago.
No al falso progetto di un Acqua Park a Valle Verde che nasconde un nefasto centro commerciale costruito dai soliti noti vedi Finedil. Visto la totale incapacità di affrontare tematiche importanti come casa, sport, disagio giovanile torniamo a chiedere le immediate dimissioni dell’assessore al sociale e allo sport Sandra Mei”.
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