Con protocollo n. 50740 del 21 luglio, indirizzato al Commissario Prefettizio Fabrizio Stelo, Marcello Zuinisi legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (ANR) ha chiesto la sospensione dell’ordine di sgombero del campo di Via Cimarosa a Torre del Lago e la convocazione del Tavolo di Inclusione sociale dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC).
La lettera indirizzata tra gli altri alla Commissione Politiche Sociali e Diritto alla Casa del Comune di Viareggio, al Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Prefetto Mario Morcone del Ministero dell’Interno Dipartimento Libertà Civili ed Immigrazione, al Questore di Lucca Alessandro Giuliano richiama la diffida protocollata il 7 luglio 2016 al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza della Provincia di Lucca, con la quale ANR chiede un percorso di inclusione sociale basato sul principio di non divisione delle famiglie.
Il minore ha diritto di crescere con la propria famiglia, lo afferma la legge italiana (Corte di Cassazione – prima sezione civile – sentenza del 7 ottobre 2014 n. 21110). Ogni tentativo di divisione dei nuclei familiari (padre, madre e figli) presenti nel campo Rom di Via Cimarosa sarà da noi denunciato alla Procura della Repubblica, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Commissione Europea.
Il Commissario Prefettizio è stato inoltre informato che presso la Corte dei Diritti Umani di Strasburgo pende la richiesta di sospensione dell’ordinanza di sgombero emanata dall’ex Sindaco Giorgio del Ghingaro.
ANR chiede l’immediata convocazione di incontro tra la legittima rappresentanza RSC, i portavoce diretti delle famiglie del campo, le associazioni coinvolte, il Questore di Lucca Alessandro Giuliano (coordinatore del tavolo tecnico sulla questione del Campo di Via Cimarosa) al fine di concordare il superamento dello stesso e la piena inclusione sociale delle famiglie.
Il Commissario è stato infine informato che presso il Governo, il Ministero del Lavoro, l’Agenzia di Coesione Territoriale, la Regione Toscana (e tutte le Regioni italiane), sono presenti programmi di inclusione dei poveri, dei RSC finanziati, nel corso dell’anno 2015 dalla Commissione Europa, con un importo complessivo di sette miliardi di euro.
