Spari in passeggiata a Lido di Camaiore – ‘Stanno sparando sulla spiaggia a Lido di Camaiore…’.  Mancavano pochi minuti a mezzogiorno del 1 agosto 2015 – un anno fa come oggi – quando la choccante segnalazione arrivò nelle redazioni dei giornali. Una sparatoria in Versilia, nel pieno dell’estate? Il primo pensiero andò a quel che era accaduto poche settimane prima sulla spiaggia della Tunisia: il sanguinoso attacco degli estremisti dell’Isis, con obiettivo gli stranieri in vacanza. Ma poi con il passare degli interminabili minuti alla ricerca di notizie verificate e di certezze, fu possibile inquadrare il turbolento episodio in un’altra cornice.

sparatoria lido camaiore

Niente terrorismo. Niente sparatoria sulla spiaggia fra le sdraio e gli ombrelloni in quel primo sabato di agosto, il mese per antonomasia delle vacanze e del relax. Qualcosa di grosso era accaduto tanto da mobilitare nel corso della giornata gli inviati di tutte le più importanti reti nazionali, ma per fortuna l’Isis non era sbarcato sulla spiaggia versiliese: un gruppo di ladri in fuga, dopo un tentativo di furto in una villetta nella zona Benelli sempre a Lido di Camaiore, era stato intercettato dalle volanti della polizia. Inseguimento rocambolesco, tentativi di speronamento, spari contro le ruote dell’auto dei ladri poi lo scontro frontale all’altezza di piazza Umberto (l’auto dei fuggitivi aveva imboccato contromano i viali), con altri colpi esplosi in aria dai poliziotti per costringere alla resa gli occupanti della vettura.

Spari in passeggiata lidoUNO dei fuggitivi, Angelo Riviera, 43 anni, venne bloccato dagli agenti all’interno dell’auto: l’uomo, originario della provincia di Torino, con precedenti penali specifici, rischiò addirittura di essere linciato dalla folla schiumante di rabbia (in quei giorni c’era stata un’escalation di furti e di tentativi di truffe in tutto il territorio versiliese), trattenuta a stento dagli agenti di polizia (video).

I complici di Riviera (uno? due? Non si è mai capito) riuscirono a fuggire, ‘mescolandosi’ con la folla dei villeggianti sulla spiaggia e in Passeggiata. Ma quel giorno, i banditi spararono o no? L’interrogativo non ha mai avuto una risposta precisa (i poliziotti e alcuni testimoni sono convinti di sì) visto che anche nel corso del processo lo scontro fra accusa e difesa, senza dimenticare il ruolo delle parti civili (i tre agenti rimasti feriti) è stato molto acceso. Due aspetti sono però certi. A carico di Angelo Riviera non c’è l’accusa di tentato omicidio: il torinese deve rispondere di danneggiamento, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice per l’indagine preliminari ha accettato il rito abbreviato a carico dell’imputato: l’udienza finale è prevista nella seconda metà del mese di settembre e per l’effetto del rito abbreviato l’imputato, se sarà condannato (gli elementi di prova sono inoppugnabili), avrà lo sconto di un terzo di pena.

Spari in passeggiata

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