Nonostante il voto unanime del Consiglio Regionale toscano, monta un caso “politico” in Senato sulla revoca del titolo di cavaliere del lavoro a Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato al tempo della Strage di Viareggio e co-imputato nel procedimento di primo grado relativo. La calendarizzazione dell’atto analogo a quello presentato in aula a Firenze, a firma Sara Paglini (Movimento 5 Stelle) è ferma e i senatori toscani degli altri schiaramenti politici continuano a non aderirvi. Il primo firmatario della mozione votata in Consiglio Regionale, il vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio Gabriele Bianchi (Movimento 5 Stelle) lancia un appello.

“Il 6 luglio scorso il Consiglio regionale della Toscana ha espresso una netta posizione politica: Moretti non merita il titolo di cavaliere del lavoro, per rispetto di quanto emerso nel processo sulla strage di Viareggio, che lo vede, bene ricordarlo, sul banco degli imputati. Ci lascia quindi basiti apprendere che la nostra senatrice Sara Paglini stia trovando difficoltà a raccogliere adesione dagli altri senatori toscani su una mozione che contiene il medesimo indirizzo politico. Auspichiamo si tratti di un ritardo e non di un rifiuto da parte di Valeria Fedeli, Claudio Martini, Maria Grazia Gatti, Rosa Maria di Giorgi, Andrea Marcucci, Manuela Granaiola, Laura Cantini, Donatella Mattesini, Marco Filippi, Altero Matteoli, Denis Verdini, Riccardo Mazzoni, Stefania Giannini” commenta il Cinque Stelle.

“Lancio questo appello affinché sottoscrivano la mozione e invito i miei colleghi consiglieri regionali, che hanno votato la nostra proposta, ad unirsi a me per ottenere la stessa voce toscana anche a livello parlamentare” conclude Bianchi.

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ultimo aggiornamento: 02-08-2016


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