Dopo il Burlamacco impiccato al Muraglione, dopo i teschi con il casco da operaio sulle cave di marmo dell’Altissimo e sulle strade tra Seravezza e Stazzema, dopo la contestazione al Festival Gaber su muri e pareti del camaiorese, nel mirino dell’anonimo writer (o degli anonimi writers?) RHD15GWP è finita la Pineta di Ponente di Viareggio.

Tra i pini verdeggianti del polmone verde viareggino è comparso lo stencil della piccola Pollon, la bambina “che ancora dea non è” protagonista dell’omonimo manga e cartone animato giapponese anni Ottanta. Accanto all’eroina dell’Olimpo compare il fumetto con la celebre frase “Sembra talco ma non è…”, in riferimento alla polverina magica usata da Pollon per dare allegria e una scritta, sotto l’acronimo “Donazioni illegali”.

Con questo murales e con queste parole, il misterioso writer avrà invece voluto – probabilmente – far riferimento a ciò che accade in Pineta, ai più e meno recenti episodi di cronaca e alla sua trasformazione da meta di divertimento e svago per turisti e non a piazza d’eccellenza dello spaccio viareggino.

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ultimo aggiornamento: 19-08-2016


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