Alcuni momenti sono più indicati di altri per rompere i sortilegi. Elia Bruzzi non segnava dal 28 marzo 2015: fu fondamentale la sua griffe per battere il Pietrasanta, permettendo al Viareggio di mettere le mani sul campionato di Eccellenza.

Da lì in poi, il buio. La luce si è accesa – inaspettatamente – al tramonto della sfida con il Gavorrano del “Condor” Bonuccelli. Venti minuti dopo il suo ingresso in campo, l’attaccante ha piegato le mani a Capuano con un sinistro all’apparenza non irreprensibile.

Eccolo, il guizzo che attendeva lui e la società che aveva continuato a dargli fiducia, finalmente ripagata.

Exploit di un match che le zebre hanno anche rischiato di perdere, complici le continue sfuriate di Lombardi e Boccardo, entrato a metà del primo tempo al posto dell’infortunato Bianchi.

Cipriani ha avuto il suo bel da fare, specie sulla sassata dello stesso Lombardi e sui traversoni tagliati e per questo velenosi cross provenienti dalle fasce. Può gioire, perché per la prima volta in stagione ha mantenuto inviolata la propria porta.

Il Gavorrano si presentava senza giocatori fondamentali (Rubechini, Conti e Cretella su tutti), in pochi però se ne sono accorti. Perché lo scorso anno il “Condor” era stato in grado di fornire un’identità chiara alla sua squadra, lavoro meticoloso i cui benefici non subiscono lo scorrere del tempo.

Due i viareggini in campo: Lorenzo Remedi, che in mediana ha corso per due, e Cristian Brega, che a disposizione ha avuto una sola occasione, un sinistro murato da Di Paola.

Il Viareggio ha dimostrato di saper soffrire, ha resistito all’onda d’urto dei minerari, specie nella parte conclusiva del primo tempo.

E poi, quando gli avversari sono calati fisicamente, ha creato i presupposti per prendersi i tre punti. Avrebbe potuto farlo con Bruzzi, se Di Paola lo avesse servito anziché tentare la conclusione quando l’angolo di tiro era prossimo allo zero.

Ci è riuscito con lo stesso attaccante scuola Livorno, abile a finalizzare un’azione avviata da Bacigalupo e proseguita da Manca (quest’ultimo decisivo con una diagonale impeccabile sull’inserimento di Frati al quarto d’ora della ripresa.

Nervi tesissimi nel finale, con un acceso parapiglia nei pressi delle panchine. A farne le spese, il tecnico dei bianconeri Masi, allontanato dall’arbitro.

L’abbraccio tra Beppe Vannucchi e Vitaliano Bonuccelli non è bastato a placare nell’immediato gli animi surriscaldati di giocatori e dirigenti. Durante le interviste post-gara, il chiarimento (in forma privata) tra i due allenatori.

Il “Condor” non aveva mai perso – da quando ha appeso gli scarpini al chiodo – contro le zebre. Imbattibilità che Bruzzi ha ridotto in frantumi. In fondo, c’è sempre una prima volta.

VIAREGGIO-GAVORRANO 1-0

VIAREGGIO (4-3-3): Cipriani; Chelini, Villagatti, Guidi, Manca (49′ st Genovali); Mariani, Minichino, Bacigalupo; Rosati (43′ st Defilippi), Di Paola, Chicchiarelli (26′ st Bruzzi). All. Masi.

GAVORRANO (3-4-2-1): Capuano; Matteo, Salvadori, Bruni; Bianchi (20′ pt Boccardi), Remedi, Zaccaria, Ropolo; Lombardi, Frati (23′ st Benocci); Brega (43′ st Baldassari). All. Bonuccelli.

Arbitro: Nube di Mestre.

Rete: 46′ st Bruzzi.

Note: ammoniti Manca, Guidi (Viareggio), Frati, Zaccaria, Bruni, Lombardi (Gavorrano). Recupero 3′ pt, 5′ st. Angoli 3-2.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2016


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