Controlli sulla filiera della pesca nel weekend appena trascorso da parte della Guardia Costiera di Viareggio, anche alla luce delle recenti novità normative introdotte in materia dalla legge 154/2016.

Sono stati ispezionati i locali cucine e le celle frigorifere di alcuni ristoranti ed esercizi commerciali in Viareggio.

In un albergo-ristorante i militari hanno rinvenuto circa 5 kg di prodotti ittici congelati (calamari e sogliole) senza etichettatura per risalire alla loro provenienza. Peraltro, parte dei prodotti era conservata direttamente sul fondo del frigorifero, senza alcuna confezione protettiva. I prodotti sono stai sequestrati ed il titolare è stato sanzionato con una multa da 1500 euro per violazione delle norme in materia di rintracciabilità, etichettatura e conservazione dei prodotti ittici.

Sono stati effettuati anche controlli in mare, in particolare in contrasto alla pesca abusiva.

Sabato mattina, nei pressi dell’imboccatura portuale, è stata interrotta l’attività di un pescatore di frodo di molluschi, il quale, nelle fasi della raccolta, era entrato anche in acqua creando pericolo ed allarme tra i vari diportisti in entrata ed uscita dal porto di Viareggio.

Alla vista della motovedetta, l’uomo ha abbandonato i prodotti ittici, circa 52 kg di molluschi conservati in un grosso borsone nero, allontanandosi tra gli scogli del Lungo Molo Marinai d’Italia.

Domenica sera, invece, sono state notate due persone all’interno dei pontili dell’approdo turistico “La Madonnina”; in questo caso sono stati sequestrati 10 kg di molluschi, anche in questo caso abbandonati dai raccoglitori per sottrarsi ai controlli.

In entrambi i casi, sono stati elevati verbali amministrativi contro ignoti per pesca in zona vietata e superamento dei limiti di cattura giornalieri; i molluschi sequestrati, peraltro raccolti e conservati in cattive condizioni igienico-sanitarie, sono stati successivamente rigettati in mare.

Si coglie l’occasione per ricordare che la nuova legge 154/2016, nel depenalizzare alcuni comportamenti illeciti in materia di pesca, ha inasprito notevolmente le sanzioni amministrative, anche per i pescatori sportivi che commercializzano il pescato o che superano la quantità di 5 kg giornalieri consentiti. In quest’ultimo caso è stato introdotto un criterio di proporzionalità, ovvero la sanzione aumenta in relazione alla quantità di prodotti pescati in eccedenza.

A titolo di esempio, nel caso sopra descritto, la raccolta di 52 kg di molluschi ha comportato la redazione di un verbale, seppur contro ignoti, di oltre 16.000 euro: i pescatori che non rispettano le regole rischiano quindi di incorrere in pesanti sanzioni.

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ultimo aggiornamento: 12-09-2016


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