“È vero che tutto dipende dalla prospettiva da cui si guardano le cose, ma in questo caso la prospettiva elimina un piccolo scorcio di città, che per me invece andava valorizzato in altro modo. Questa è la visione che si apre a chi percorre la strada San Francesco a Pietrasanta, una delle vie più belle del nostro Comune”. Lo scrive Fabio Simonini di Pietrasanta Indipedente.

“Vorrei chiedere attraverso quale criterio si possa piazzare un’opera d’arte del genere per ‘coprirne’, nei fatti, un’altra, come in questo caso.

“Mi dispiace poi dire che l’opera celata è di gran lunga superiore a quella imposta da questa scelta politica e artistica…

“Il rischio di questi “percorsi artistici”, è di incorrere in una visione bulimica, che fa perdere qualità, identità, alla nostra realtà pre-esistente…

“Come Pietrasanta Indipendente chiediamo da anni di valorizzare il patrimonio artistico che ci è stato donato da chi ama la nostra città, attraverso la distribuzione delle opere anche e soprattutto nelle nostre frazioni, ma con criterio e non seguendo la logica della “grande accozzaglia”…

“Non possiamo mortificare i nostri panorami cittadini, che sono arte a tutti gli effetti; opera dei nostri artigiani, se vediamo l’arte anche come la sublimazione del lavoro, del mestiere, di una bottega, della nostra storia, della nostra identità.

“Il nostro compito è di andare a tracciare identità artistiche laddove non esistono…

“L’arte deve essere immessa in nuovi circuiti, dove regna magari il degrado, l’abbandono, il non interesse; creando nuovi itinerari turistici, mettendo bellezza laddove non c’è o facendola incontrare con l’ambiente che circonda, in armonia tra il lavoro dell’uomo e quello della natura”.

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ultimo aggiornamento: 25-09-2016


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