Sabato 8 ottobre 2016 alle ore 17.30, La Fidapa BPW Versilia presenta il libro “Scomunicata” della scrittrice Marzia Scala presso la Sala Bianco Bianchi di Camaiore.

In linea con il tema nazionale del “genio femminile” di questo biennio della Fidapa la sezione Versilia ha deciso di mettere in risalto l’arte della scrittura, riflettendo sulle parole che Marzia Scala usa con indubbia maestria nei suoi racconti, caratterizzati da passione e talento che sono valori comuni alle giovani donne di questi anni. A sostegno di questa iniziativa interverranno Olga Rita Rovai, Gloria D’Alessandro, Valentina Pieroni e Silvia Belli.

Si tratta di 14 racconti con protagoniste femminili che si scontrano con credenze e abitudini mentali popolari, gli stereotipi del cattolicesimo, le convenzioni sociali.

La raccolta che la casa editrice toscana MdS Editore colloca nella collana Sfridi è caratterizzata da un linguaggio originale e fresco, che ben rappresenta anche i valori di una casa editrice giovane e dinamica che promuove un’editoria pulita, investendo sul talento e la passione di chi sa abilmente comporre le parole.

Una parte dei racconti delinea il carattere di donne che non dovrebbero vergognarsi d’essere impertinenti, di fare domande, di provare rabbia e manifestare violenza perché c’è sempre un motivo scatenante. “Io non inneggio alla violenza, sia chiaro! Ma bisogna che la giustizia si opponga con durezza alla violenza, e questo devono farlo anche i singoli individui, uomini e donne” -dichiara l’autrice.

Ma chi sono le donne protagoniste di questi racconti? Sono donne che certamente almeno una volta nella vita hanno desiderato d’essere belle, donne che sono state ingannate ma dall’imbroglio sono riemerse. Donne forti e donne fragili: certo, ma sempre protagoniste.

In altri, invece, sembra che la focalizzazione viri altrove ma non è esattamente così. Eccetto Il Collegio, – “storia che ho voluto portare alla luce perché ben s’incastra nel mio puzzle scomunicato”- in tutti gli altri l’autrice racconta di ostacoli da superare: imprevisti sconvolgenti che avrebbero potuto sconquassare “le sue donne” che invece li hanno affrontati come ci si aspetta dai guerrieri. Quelle di Marzia Scala sono amazzoni impavide che sconfiggono il male, l’ipocrisia, la prepotenza, gli atteggiamenti bigotti degli uomini e della Chiesa, senza vergognarsene. “Io non ce l’ho affatto con la Chiesa. Il titolo Scomunicata non era il mio punto di partenza nella stesura del libro. Il titolo è venuto man mano, mentre scrivevo, ascoltavo, ricordavo, osservavo. E più avanti andava la mia mente, più la mia penna s’inoltrava nei luoghi di cui è sconveniente parlare, nelle tentazioni da cui bisognerebbe tenersi alla larga, nei modi da nascondere e sotterrare …”

Ci sono tutte queste femmine meravigliose dentro Scomunicata e sono descritte con fare ironico, con grande schiettezza, con uno stile intriso d’eleganza e superbia che interseca le epoche, che viaggia per altri dove. Scrivere non costringe a scegliere tra il bisogno di andarsene e la necessità di tornare. L’editoria pura esiste ancora, come l’entusiasmo e la forza propulsiva e trascinatrice dei giovani. Il coraggio ribelle delle donne.

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ultimo aggiornamento: 05-10-2016


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