Il Coordinamento Comunale di Forza Italia di Camaiore interviene sul tema della balneazione.
“In tutti gli anni di governo dell’attuale amministrazione più volte Del Dotto ha rilasciato dichiarazioni: in uno dei primi comunicati l’ufficio stampa del Sindaco citava: “L’Amministrazione Del Dotto mette in atto, in vista della bella stagione, un intervento per la pulizia e la sicurezza della balneazione nella zona della Fossa dell’Abate. I lavori, predisposti dall’ufficio Tecnico del Comune, porteranno all’installazione di una nuova pompa e di un tubo a pressione di circa 40 metri (e relativi allacci elettrici), che comprende un limitatore di portata con capacità di 50 metri cubi al giorno.”
Giovedì 4 ottobre 2014 il sindaco incontrò le categorie economiche nella sala consiliare dichiarando:
“Ora non il momento delle recriminazioni e della “richiesta di teste” ma quello dell’azione. Ci sono tutti gli ingredienti perché questo accordo porti finalmente alla risoluzione di un problema vecchio di quarant’anni”.
Il 16/06/2015 dopo l’ennesimo divieto di balneazione a Lido di Camaiore (100 mt. di spiaggia) il sindaco dichiarava:
“Non è il momento dei ripensamenti sulla questione della qualità delle acque: domattina ci sarà la conferenza dei servizi per le autorizzazioni necessarie alla realizzazione degli impianti di ionizzazione. Procederemo con il massimo della celerità e senza indugio alcuno”.
Dopo più di un anno ecco l’annuncio dell’imminente sperimentazione con l’acido peracetico!
Quasi 2 milioni di euro di soldi regionali, e quindi dei cittadini, per sversare in tre fossi che sfociano in mare un disinfettante chimico, l’ultimo di una serie di interventi tampone inadeguati ed inefficaci a risolvere il problema alla radice.
Interventi già attuati in altre località senza risultati definitivi; secondo l’Arpat “i superamenti dei limiti previsti dalle leggi vigenti (per la concentrazione di batteri fecali, ndr), che determinano i divieti di balneazione, si sono verificati anche quando quei trattamenti venivano effettuati”.
Così si darà il via ad un progetto, per il quale sono stati stanziati dalla Regione quasi 39 milioni di euro, che vede una prima fase “di sperimentazione” per verificare gli effetti; “Al primo segnale che qualcosa non va, si blocca tutto” ha affermato più volte il sindaco di Camaiore. Ma così rischia di spendere quasi 2 milioni di denaro pubblico per costruire in tutto cinque impianti che potrebbero funzionare anche meno dei 12 mesi previsti dalla Regione per la sperimentazione.
5 anni di annunci, dichiarazioni e bei comunicati stampa ma ad oggi poco o niente è stato fatto.
Di certo non si è posto mano agli interventi per adeguare le fognature e aumentare la capacità di depuratori, cose necessarie per risolvere il problema.
In questo modo c’è il rischio che anche la prossima stagione estiva sia macchiata da un nuovo stop alla balneazione.
Insomma, l’ennesima riprova dell’inadeguatezza di un’Amministrazione che in perfetto stile Renziano annuncia, proclama, impegna e spende denaro dei cittadini, ma non risolve.”