I rappresentanti dei genitori del consiglio di istituto comprensivo di Torre del Lago intervengono dopo il caso sollevato nei giorni scorsi in merito a una paventata “censura” sul nome di Gesù in una recita scolastica.

“I rappresentanti dei genitori del consiglio d’istituto esprimono piena solidarietà alle insegnanti e alla dirigente del nostro istituto comprensivo di Torre del Lago in merito alla campagna di disinformazione portata avanti da ignoranza e ricerca di visibilità di certi personaggi.

L’Italia è una Repubblica, la scuola pubblica è laica ed il fatto religioso come fatto culturale basilare della nostra civiltà è molto ben presente nella didattica.

Noi genitori crediamo fortemente nella scuola pubblica come possibilità di educazione, nel senso più alto del termine, di tutta la società.
L’ignoranza è spesso alla base dei comportamenti deviati, antisociali e violenti.

L’accoglienza e l’integrazione di ogni essere umano, nel rispetto delle identità e delle tradizioni di ciascuno (ovviamente comprese le tradizioni del Natale cattoliche) sono fondamentali nella nostra scuola, così come vuole la Costituzione della Repubblica Italiana.

Non comprendiamo come sia possibile che da una banale incomprensione del lavoro svolto in classe dalle insegnanti, possa essere stato incautamente montato un caso mediatico inesistente.

Siamo da sempre impegnati, come genitori, a dare il nostro contributo per risolvere i problemi reali delle nostre scuole e stigmatizziamo questo modo di diffondere presunti fatti in maniera anonima e non verificata, sottolineando che ad oggi non ci sono pervenute segnalazioni da alcun genitore, comprovanti quanto asserito nelle dichiarazioni stampa, dai politici che hanno sollevato la questione.

Auspichiamo pertanto che in futuro sia i presunti genitori anonimi, che i politici e gli organi di informazione, verifichino i fatti con i rappresentanti dei genitori, con le insegnanti, o con la Dirigente, prima di diffondere disinformazione che danneggia in primo luogo i nostri figli, i quali meriterebbero più tutele e più rispetto da parte loro.”

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