Comunicato di FP CGIL, con Michele Massari e UILTRASPORTI, con Antonio Andreozzi.
“Si è tenuto l’incontro, chiesto dalle OO.SS. presso la prefettura di Lucca, sulle problematiche relative al conferimento di rifiuti presso l’impianto di Pioppogatto. All’incontro erano presenti l’A.D. Di VERA srl , Alberto Corsetti con una delegazione aziendale, il Presidente CAV già Sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, le OO.SS con la R.S.A. oltre a S.E.

Il Prefetto Dott.ssa Giovanna Cagliostro, coadiuvata dalla dott.ssa Stefania Trimarchi . Come OO.SS. , abbiamo immediatamente fatto rilevare la gravità dell’assenza della REGIONE TOSCANA e dell’ATO Costa, che solo all’ultimo momento hanno fatto pervenire improbabili giustificazioni alla prefettura.

E’ infatti da questi ultimi soggetti, dai quali deriva la programmazione dello smaltimento di rifiuti che si aspettavano convincenti spiegazioni circa gli atti contraddittori e contrastanti che hanno prodotto nel periodo da luglio ad ottobre u.s. e che creano gravi incertezze sul futuro di Pioppogatto e dei lavoratori.

Si evidenzia infatti che delle 88.000 ton. di rifiuti destinate a Pioppogatto nella determina ATO di programmazione dell’8 luglio, ne sono state conferite poco più di 80.000 (l’impianto ne doveva originariamente accogliere 125 annue) e che la Regione toscana, in barba agli accordi e agli impegni che caratterizzarono la riattivazione dell’impianto, con un vero e proprio ribaltone ha inserito nella modifica del piano regionale del sistema impiantistico di trattamento dei rifiuti , un nuovo sito da realizzare a Peccioli (PI), speculare a quello di Pioppogatto, giustificando ciò con la mancanza di impianti sul territorio.

Ci chiediamo: e Pioppogatto cos’è ? i nostri rappresentanti territoriali in regione, dov’erano quando si decidevano probabilmente le sorti di 28 lavoratori e del buon funzionamento del sistema rifiuti in Versilia ?

Dal periodo post feriale, la società ci ha messo al corrente della situazione ma afronte dei nostri imnterrogativi, non sono arrivate risposte. Speravamo che l’incontro in Prefettura potesse fugare qualche timore ma così non è stato in quanto il confronto è stato privato dei maggiori interlocutori, responsabili delle politiche di smaltimento dei rifiuti.

Non dobbiamo dimenticare che Pioppogatto fu riattivato, a seguito del licenziamento da parte di VEOLIA di 39 lavoratori e dopo la chiusura del termovalorizzatore di Falascaia, attraverso la costituzione di una società , VERA srl, misto PUBBLICO PRIVATA, che sopperì alle difficoltà delle autonomie locali a realizzare un’ impresa totalmente pubblica consentendo di dare risposte immediate al caos che si era venuto a creare nelle politiche di smaltimento dei rifiuti in Versilia, oltre a salvare decine di posti di lavoro. Obiettivi faticosamente raggiunti che oggi non possono essere messi in discussione da nuove scelte, contrarie all’interesse del territorio e dei lavoratori.

Durante l’incontro, l’A.D. dott. Corsetti, ha espresso con chiarezza che con l’attuale livello di conferimenti VERA srl sarà costretta a ridurre il personale e d’altro canto come OO.SS., laddove si paventasse tale ipotesi, anche solo in forma di dichiarazione di apertura di procedura di mobilità, non esiteremo a PROCLAMARE IMMEDIATAMENTE LO STATO DI AGITAZIONE .

Riteniamo invece doveroso lavorare per trovare immediatamente soluzioni, dopo che la regione e l’ATO costa si saranno degnati di fornire spiegazioni circa il ribaltone operato a danno del nostro territorio ed in particolare nel farci capire perché non vengono conferiti i livelli di rifiuti programmati a Pioppogatto e perché sia stato programmato un nuovo impianto , con le medesime funzioni di quello di Massarosa, in quel di Pisa.

A tal fine , valutiamo con molta attenzione la proposta del sindaco di Forte dei Marmi che nell’incontro, a salvaguardia dei livelli occupazionali e per scongiurare prevedibili problemi ambientali in caso venisse meno l’apporto dell’impianto, ha proposto espressamente di attuare le procedure per il passaggio di gestione da VERA srl a Retiambiente , da condividere con ATO per la realizzazione delle convenzioni finalizzate a garantire i livelli adeguati di conferimento.

A creare ulteriore preoccupazione, sono stati anche i dati degli insoluti da parte di alcuni comuni Versiliesi nei confronti di VERA srl che ammontanti a quasi 4.000.000 di €, problema certamente non nuovo che unito ai mancati ricavi per minori conferimenti rischia concretamente di collassare la società.

Attendiamo in tempi stretti una nuova convocazione con tutti gli attori della vicenda, per trovare soluzioni ma soprattutto perché vengano mantenuti gli accordi sottoscritti alla presenza di tutte le parti allorquando sulle spalle dei lavoratori e sulle ceneri dei gravi errori compiuti dalla politica si riuscì a rimettere in funzione l’impianto di Massarosa.”

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