“Ho incontrato i vertici della USL Nord ovest (con la D.ssa De Lauretis, d.ssa Grazia Luchini, il dr Fabio Michelotti, la d.ssa Ida Aragona). Dopo un primo e doveroso confronto sul grave e doloroso fatto riguardante il Sig, Manfredi per il quale interverrà la Procura, si è affrontata la Situazione della Sanità in Versilia.” A scrivere è la senatrice Manuela Granaiola.

“Scopo dell’incontro fare il punto sulle molte criticità – più volte e da più parti segnalate – della sanità versiliese. Ho preso atto che molte delle questioni sollevate risultano ben presenti ai vertici della ASL. In particolare la situazione del pronto soccorso, delle liste d’attesa e molti aspetti della sanità territoriale, nonchè del ruolo che dovrebbero svolgere le così dette “case della salute”. In particolare sulle case della salute che in Versilia sono 6 (diversificate in “ di base”, “ standard” o “”complesse” di cui 3 “complesse” – che dovrebbero funzionare h24, quelle al Tabarracci, a Querceta e a Pietrasanta ), è stato riconosciuto un momento critico del loro funzionamento. Criticità dovuta anche al picco influenzale e al raddoppio delle chiamate ed è stata riconosciuta la necessità di una maggiore e migliore comunicazione con i pazienti al fine di agevolare le modalità e la possibilità di accesso alle prestazioni, contestualmente ad una puntuale verifica del funzionamento degli ambulatori.

Più complesso il confronto relativo alla questione degli organici. In risposta alla carenza di personale medico, infermieristico ed oss, da me segnalata a seguito delle tante segnalazioni, la De Lauretis ha affermato che sono stati assunti effettivamente in più 9 medici, 13 infermieri e 10 OSS mentre sulla questione carenza di posti letto, che si registra principalmente nell’area medica, la risposta è stata che, a tale carenza, si pensa di rispondere con il riequilibrio con la chirurgia che al momento e costretta a cedere continuamente letti di appoggio per necessità di altri reparti.

E’ risultato evidente che parte delle criticità ed in particolare quelle connesse agli accessi al pronto soccorso, sono strettamente collegate ad una migliore funzionalità del sistema territoriale (domiciliare) di assistenza in particolare per le malattie croniche e terminali (organico, burocrazia che gestisce l’accesso ai servizi, rapporto con i medici di famiglia); a riguardo la dirigenza mi ha esposto un progetto teso a rivisitare questo specifico aspetto del sistema territoriale: il potenziamento del “day service” in collaborazione con il reparto di medicina generale e le case della salute specialmente per la riacutizzazione dei pazienti cronici, che potrebbero evitare di dover accedere al pronto soccorso. . Questo progetto dovrebbe avere l’obiettivo di dar vita ad un percorso di accesso specifico alle strutture sanitarie (distinto da quello del pronto soccorso) per questa particolare tipologia di utenti.

E’ stata ribadita la necessità di nominare al più presto il direttore della SDS, visto che il Dr. Michelotti ha avuto un altro incarico nell’area vasta. La D.ssa De Lauretis ha riconosciuto che il vero vulnus della sanità nel nostro territorio sono i tempi di attesa, sui quali stanno lavorando per riportare la situazione a livelli accettabili. Così pure le risposte degli esami dell’anatomia patologica di Massa, dovrebbero tornare alla normalità in quanto, ha dichiarato la dirigenza, si è trattato solo di intoppi tecnici che sono stati risolti. E’ evidente però che si tratta ora di verificare che le soluzioni non tardino troppo ad arrivare: pena il rischio di inclinare gravemente il rapporto fiduciario tra cittadino ed ASL.

Alla luce dei tumultuosi cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi è evidente la prevalenza dell’ottica tecnica di gestione; a seguito di ciò ho ricordato che da sempre l’impostazione della regione Toscana è stata quella di un sistema socio sanitario fortemente integrato con il territorio. Ispirazione che mi sembra sia stata offuscata dai nefasti effetti della crisi e dai tagli. Integrazione che però può contribuire a leggere meglio le preoccupazioni del territorio, a valutare le criticità ed anche a risolvere questioni ancora irrisolte come quella dei trasporti che si collocano al limite tra sanitario e sociale, e dell’accompagnamento del malato. Tutti problemi, questi ultimi, che riguardano in particolare le persone sole o in età avanzata. Sul fatto che la riorganizzazione in area vasta costringe le persone a spostarsi da un ospedale all’altro, con grande disagio non essendo previsto un servizio di trasporto sociale (che dovrebbero sostenere anche i comuni) la d.ssa De Lauretis ha ricordato che era previsto un tavolo regionale dove si doveva discutere tra USL e comuni specialmente dei trasporti per i pazienti oncologici. Tale tavolo si era arenato e perciò ho immediatamente sollecitato e riproposto l’urgenza della questione all’assessore regionale Saccardi. L’assessore mi ha risposto che lo attiverà al più presto.

Concludendo credo di poter affermare che l’incontro sia stato positivo; da parte di tutti i presenti è stata espressa una forte volontà di collaborare per ottenere risultati concreti. Vogliamo tutti sostenere un sistema sanitario pubblico, universalistico e di qualità come l’insieme del sistema sanitario toscano; per farlo occorre però rispondere concretamente a questi problemi mettendo in campo rapidamente le soluzioni concrete nonchè una buona e capillare informazione.”

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Questione asili, “serve un confronto costruttivo”

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