Nei racconti di Luca Ricci l’amore e l’eros della scrittura  – “I difetti fondamentali” di un’umanità disgregata, misteriosa e affamata

Tra chi scrive e chi legge si instaura un rapporto di potere, e tutti i rapporti di potere hanno una natura erotica”

I difetti fondamentali” è una raccolta di quattordici racconti in cui lo scrittore Luca Ricci offre delle istantanee sui lati sfaccettati e spesso inabissati di chi scrive. Quattordici sono infatti coloro che in qualche modo raccontano: chi per mestiere, chi per ambizione, chi per utopia. I protagonisti sono tutti indicati nei titoli dei racconti da un aggettivo qualificativo che li identifica creando così una galleria dove il manierista, il solitario, il folle, l’affittacamere e tutti gli altri ci regalano, nella loro piccola grande storia, un’umanità disgregata, misteriosa e affamata. Un’umanità che partendo dai propri difetti e quindi da ciò che manca, afferma il diritto di esistere. L’amore, difetto fondamentale nella vita di ciascuno, è il fil rouge che tesse l’arazzo dei racconti e che fa della scrittura il suo mezzo per raccontarsi, sezionarsi, conoscersi e osare. Pertanto quelli che ci regala Ricci sono anche quattordici straordinari e sorprendenti racconti d’amore con declinazioni spesso estreme eppure reali e realistiche dove l’autenticità del vissuto prevale su etichette e giudizi.

Lo scambiò per l’ennesimo tentativo di eluderlo, di sfuggirgli. E non c’è niente che renda una donna più sexy”

Luca Ricci i difetti fondamentali

Luca Ricci e la Versilia

La scrittura di Ricci si conferma calibrata e appassionante: l’uso sapiente dei paradigmi strutturali unito a una grande audacia creativa confermano l’autore uno delle eccellenze nell’ambito del racconto. Ogni racconto ha difatti una forte caratterizzazione per stile, trama, personaggi: in alcuni prevalgono suggestioni teatrali o cinematografiche, in altri introspettive pur mantenendo una linearità di fondo che li unisce costruendo un quadro completo e al contempo infinito. Interessante e coerente con le premesse della raccolta il gioco che Ricci instaura con il lettore attraverso le numerose citazioni letterarie esplicite poste all’inizio di ogni racconto e implicite che il lettore si diverte a scoprire. L’universo letterario di titoli, autori, luoghi di lettura non è un semplice sfondo ma una materia vivente capace di intersecarsi a volte inaspettatamente con la quotidianità più indefinibile e sfuggente. Le ambientazioni geografiche sono connotate con delicatezza e precisione: fra i racconti troviamo anche alcuni riferimenti alla Versilia, dal premio letterario Viareggio al turismo russo nei luoghi più elitari.

Anche gli scrittori hanno bisogno di calore, e di sentire il sangue di un altro circolare da vicino”

Una nota grafica sulla copertina che riporta un acrilico di Domenico Gnoli rappresentante un letto singolo con coperta e lenzuolo piegato nell’angolo in alto a destra. Oltre al riferimento di Virginia Woolf, la veste grafica ci conduce istantaneamente nel gioco della metafora del libro che è un “oggetto-luogo” intimo e a volte solitario come il letto, dove si sfogliano notti e giorni piegando l’occhiello per lasciare il segno e procedere.

Luca Ricci, breve biografia

Luca Ricci i difetti fondamentali

Note biografiche: Luca Ricci (Pisa, 1974) è un fuoriclasse del racconto. Tra le numerose opere “L’amore e altre forme di odio” (2006, Premio Chiara), “Mabel dice sì” (2012) e “Fantasmi dell’alidiquà” (2014). Cura “Ricci e capricci”, una rubrica di recensioni per “Il Messaggero” e tiene corsi di scrittura in collaborazione con la Scuola Holden e la Scuola del Libro. Sarà ospite al Pisa Book Festival 2017.

La recensione di questo libro è stata offerta dalla libreria La Vela di Viareggio: “I difetti fondamentali”, Luca Ricci (2016)

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ultimo aggiornamento: 15-01-2017


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