La montagna è una risorsa che dobbiamo valorizzare e proteggere e non una minaccia. Ma è necessario invertire la rotta e fare investimenti seri sulla prevenzione.”

Il Presidente dell’Unione dei Comuni della Versilia Maurizio Verona, lancia un allarme per lo stato della montagna a livello nazionale lanciando la proposta di un convegno a livello nazionale da svolgere in Versilia sui temi del recupero della montagna e della montagna come un’opportunità di crescita per i territori. I recenti avvenimenti di cronaca dimostrano in maniera palese  che sulla montagna bisogna investire risorse, ma soprattutto bisogna evitarne lo spopolamento.

Questo  è possibile farlo solo mantenendo dei presidi, scuole e servizi, facendo in modo che la popolazione rimanga in montagna in sicurezza. L’unica strada è la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio.

“I tragici avvenimenti di questi giorni, il terremoto, l’emergenza neve, che si aggiunge alle altre – commenta il Presidente dell’Unione dei Comuni della Versilia Maurizio Veronadimostrano che se non possiamo prevenire gli eventi della natura, sicuramente possiamo fare qualcosa per prevenire gli effetti di questi eventi sui nostri paesi, invertendo la rotta ed investendo in prevenzione. Troppo spesso assistiamo alle ricette del giorno dopo e dopo ogni tragedia si alzano in molti a dire cosa si sarebbe dovuto fare, come se la cosa più importante fosse trovare un capro espiatorio. Se un colpevole c’è, sono le politiche degli scorsi decenni, quando in nome dell’efficienza, del risparmio, del profitto sono state create le condizioni per l’abbandono delle montagne con il taglio delle risorse ai comuni che spesso hanno una popolazione esigua, ma territori e viabilità molto estese da preservare, chiudendo i servizi come le poste, tagliando gli enti che si occupavano in maniera specifica di portare avanti politiche per la montagna. Oggi si contano i danni di queste politiche.

Sarebbe utile istituire indennità compensative per creare un fondo della montagna nazionale e regionale per sostenere comuni montani, trovare politiche fiscali che premiano che difendano il territorio ed investe in montagna, creare una fiscalità compensativa a favore della montagna da parte degli altri territori in considerazione dello sfruttamento delle energie naturali e della preservazione delle risorse che si trovano in montagna. Ne è un esempio l’acqua, che è un bene comune, e che va utilizzata, ma anche preservata. I pochi  operai forestali rimasti sono visti come un costo e non come custodi del territorio. Con questo approccio – continua Verona – non si va da nessuna parte.   Dopo la tempesta di vento del marzo 2015 in Versilia sono andate a terra tante linee della telefonia fissa che da allora non sono ancora ripristinate. Molti paesi non hanno neppure  la copertura della telefonia mobile perché i gestori prediligono le zone più urbanizzate. Anche la rete elettrica si scopre ogni volta vulnerabile.

E’ necessario un salto di qualità e – conclude il presidente – lancio la proposta di un grande convegno sulle politiche della montagna in cui far giungere proposte serie per affrontare questi temi.”

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