Pietrasanta recede anche dalla convenzione per la gestione giuridica ed economica del personale dipendente dell’Unione dei Comuni.

Dopo le dimissioni dei consiglieri comunali, Alessandro Ronchi e Giacomo Vannucci e la manifesta volontà di uscire da un Unione dei Comuni giudicata inutile e improduttiva, l’amministrazione comunale di Pietrasanta fa un altro passo in avanti.

La giunta ha infatti approvato il documento che attiva la procedura di recessione dalla convenzione per la gestione del personale dell’Unione (15 dipendenti pubblici e 14 operai forestali): in pratica non sarà più l’ufficio personale del comune di Pietrasanta a svolgere le funzioni giuridiche ed economiche (buste paga, rapporti con istituti previdenza, assunzioni, pensioni etc) per conto dell’Unione dei Comuni.

Per rendere esecutiva la delibera servirà ora il “si” del consiglio comunale cittadino. La posizione di Pietrasanta in merito alla funzione dell’Unione dei Comuni è assai nota: Pietrasanta, sin dall’insediamento del Sindaco Massimo Mallegni, non ha mai fatto mistero di puntare su una reale riorganizzazione dei servizi che ne migliori l’efficienza e ne riduca i costi a carico della comunità. E’ agli atti la disponibilità, la volontà ed i tentativi di mettere in campo personale e locali per ospitare gli uffici per dare corpo e gambe ad una Unione effettiva.

“Io credo nell’Unione dei Comuni e sono sempre convinto della necessità di unificare i servizi la dove è possibile. Lo abbiamo fatto con la Polizia Municipale, esperimento che ha dato risultati importanti, con il segretario comunale che ha portato ad un risparmio la nostra comunità ed eravamo pronti a procedere all’accorpamento di altri servizi. L’Unione dei Comuni oggi è un ente inutile che serve solo alla politica per alimentare la politica quando la sua funzione dovrebbe essere quella di servire la comunità”.

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