140 anni e non li dimostra: il pontile, insieme al Fortino, cuore e simbolo di Forte dei Marmi festeggia quest’anno un compleanno importante e torna ancora una volta alla ribalta della cronaca. Per la prossima primavera, lo attendono infatti una serie di iniziative, attualmente allo studio dell’amministrazione comunale, per celebrare la ricorrenza. Progettato nel 1874 e realizzato in sei mesi (dall’agosto 1876 al febbraio 1877),  misurava 5 metri di ampiezza e si allungava sul mare per 325 metri, sospeso su 108 file di massicci pali di legno del diametro di 135 centimetri ciascuno, fasciati con una lamiera in ferro nella parte immersa nell’acqua. La copertura era costituita da grandi tavole di pino o quercia e a quei tempi era destinata al passaggio dei carri con i buoi, che trasportavano i marmi sui navicelli in attesa. L’opera, infatti, aveva prettamente uno scopo marittimo e commerciale. Ancora non si era affacciata l’economia turistica e il paese, frazione di Pietrasanta e raccolto sulle strade limitrofe al litorale, viveva di pesca e dell’attività marmifera della montagna. Con il pontile cambiò tutto. Nel giro di pochi anni ci fu un  notevole sviluppo commerciale con il trasporto dei marmi, al quale fece riscontro un incremento della popolazione, che passò da poche centinaia a quasi 1.500 abitanti, già prima della fine del secolo. Un aumento annuale medio superiore a tutti gli altri centri della Toscana di quell’epoca, compresa Firenze . Il pontile, dunque,  come infrastruttura al servizio dell’economia lapidea  di tutto il comprensorio versiliese, ha accompagnato lo sviluppo del paese e ne è diventato il cuore pulsante, prima dal punto di vista commerciale e poi da quello turistico. “Per questo – spiega il sindaco Umberto Buratti – stiamo organizzando una cerimonia, con la quale commemorare questa ricorrenza. In fondo,  se il Fortino è la dimora a cui dobbiamo le radici e il nome, il pontile è la nostra mascotte, il simbolo del turismo made in Forte dei Marmi, ma anche delle Versilia intera. Non abbiamo una tradizione storica, né  il patrimonio artistico, che possono vantare quasi tutte le città e i paesi d’Italia,  possediamo tuttavia  un territorio unico e coscientemente salvaguardato, al quale dobbiamo la nostra fortuna. Il pontile gli appartiene e dopo la ricostruzione del 1958, a seguito della distruzione in tempo di guerra e il restauro effettuato pochi anni fa, consentitemi di dire con orgoglio, che è diventato ancora più bello. Ora lo festeggeremo e sarà il mio saluto al paese, dato che sto per terminare il secondo mandato amministrativo”.

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ultimo aggiornamento: 22-02-2017


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