La “sgradevolissima” parola CISTITE è spesso usata, ma, sinceramente, abbastanza spesso in maniera impropria per non dire a sproposito (in particolare noi maschietti tendiamo a chiamare cistite quella che ben più spesso è una prostatite…).

Chiariamoci allora un po’ le idee su questa malattia che affligge spesso e purtroppo molte giovani donne.

 

Cos’è la cistite

La cistite è una fastidiosa infiammazione (flogosi) della mucosa vescicale. Colpisce prevalentemente il sesso femminile e spesso, come ben sanno le femminucce che, disperate, ne soffrono, si accompagna ad un bisogno continuo e doloroso di urinare.

 

Cistite acuta, cistite sub acuta e cistite cronica

Si è soliti suddividere la cistite in acuta (inizio improvviso, dura pochi giorni ma è molto fastidiosa), subacuta (va e viene mai intensissima con alti e bassi) e cronica (fastidio pressoché fisso, magari mai violento ma davvero snervate per chi ne soffre). L’infezione può infatti risolversi dopo un solo episodio, oppure, specie quando viene trascurata, ripresentarsi e cronicizzare. Quando trascurata il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle vie genitali o alle alte vie urinarie con comparsa della più pericolosa pielonefrite (infezione dei reni).

 

Cistite Cause

(della serie che qualche volta “buon per chi ci indovina…”):

talvolta i sintomi della cistite non sono evidenti, così come le cause, altre volte sembra correlabile a pratiche anticoncezionali o a rapporti sessuali (la cosiddetta “Cistite da Luna di Miele” o “Cistite del Giorno dopo”. L’infiammazione è causata da batteri che popolano l’ultimo tratto dell’intestino, fra cui in prima linea il colibacillo, o da altri patogeni.
Tali germi possono raggiungere la vescica dall’esterno, passando attraverso l’uretra, o dall’interno per propagazione da organi vicini (tipicamente dall’intestino), o ancora per via ematica.

 

Le dieci maggiori cause della Cistite

La vescica ha una notevole resistenza alle infezioni ed in condizioni normali l’urina che contiene è sterile. Esistono tuttavia particolari condizioni che rendono l’organismo più suscettibile all’attacco batterico:

  1. debilitazione del sistema immunitario in seguito a terapia antibiotica (buffo vero? spesso ci pigliamo gli antibiotici ai primi segni di fastidio urinario!), alimentazione irregolare o stress eccessivo, affaticamento fisico o mentale;
  2. scarsa o eccessiva igiene intima (bleath!);
  3. utilizzo di assorbenti interni;
  4. uso del diaframma e di creme spermicide che diminuiscono l’acidità vaginale favorendo la contaminazione batterica;
  5. pantaloni o biancheria intima eccessivamente aderente;
  6. malattie sessualmente trasmissibili come la gonorrea o blenorrea;
  7. rapporti sessuali (ricordate… la cistite da “luna di miele”…);
  8. utilizzo del catetere;
  9. presenza di patologie locali come, stenosi uretrali, calcoli, tumori, diverticoli, ipertrofia prostatica;
  10. Ultimo ma non ultimo, anzi tra i più importanti: il diabete. La presenza di glucosio nelle urine (glicosuria) favorisce la crescita batterica.

 

Perché la cistite viene alle donne in misura maggiore?

Il motivo è anatomico: l’uretra femminile è più breve di quella maschile. Tale caratteristica, associata all’assenza dell’effetto battericida delle secrezioni prostatiche e ad altre peculiarità anatomiche sfavorevoli, come il sito d’apertura più facilmente raggiungibile dai microrganismi fecali, aumenta la suscettibilità femminile alla cistite. Inoltre, durante l’atto minzionale si può verificare una risalita dei germi in quanto, mentre nella fase iniziale all’apertura del collo vescicale segue quella dell’uretra in senso prossimo-distale, al termine della minzione l’uretra si chiude in senso inverso, agevolando l’ingresso dei germi in vescica attraverso un reflusso uretro-vescicale. Giunti in vescica i germi possono moltiplicarsi in modo esponenziale e produrre l’infiammazione della mucosa nota come cistite. Comunque, caro maschietti, non siate troppo soddisfatti! Noi abbiam l’amica prostata a farci tribolar…

 

Quante persone sono colpite dall’infezione

Si calcola che una percentuale di donne compresa tra il 10 ed il 20% soffrirà, almeno una volta nel corso della sua vita, di un’infezione del tratto urinario; secondo altre statistiche addirittura almeno una donna su due soffrirà di cistite. L’incidenza del disturbo aumenta notevolmente con l’avanzare dell’età, si stima infatti che circa il 20-50% delle donne over 60 soffra di tale disturbo. La causa va ricercata in alcuni problemi legati alla menopausa, come la carenza estrogenica e le dislocazioni degli organi pelvici.

Per ora ci fermiamo qui. Altrimenti rischio di divenir noioso per un argomento che comunque necessita di un po’ ti tempo. Ala settimana prossima!

 

 

Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.

Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italiana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzo: [email protected]

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ultimo aggiornamento: 29-04-2017


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