Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro tuona contro il collega di Camaiore Del Dotto chiamando in causa la Regione Toscana (e non solo) con una lettera velenosa: “La presente per richiedere una convocazione d’urgenza del Comitato di sorveglianza regionale per l’accordo di programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino costiere della riviera apuo-versiliese. E’ urgente fare immediata chiarezza sui conti e su come sono stati spesi i fondi assegnati.”

Il messaggio è indirizzato all’assessore regionale Federica Fratoni, alla Provincia di Lucca e di Massa Carrara, ai Comuni di Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massa, Carrara, Massarosa, Montignoso, Seravezza, Stazzema, al Consorzio di Bonifica Toscana Nord, all’Autorità Idrica Toscana e al gestore idrico Toscana Gaia spa.

Prosegue la missiva di Del Ghingaro: “Questo in considerazione del fatto che, a distanza di alcuni anni dalla firma dell’accordo stesso e ad un anno dalla rottura da parte del Comune di Camaiore con l’unica ditta titolare del brevetto per gli ionizzatori, è iniziata il mese scorso la sperimentazione con il peracetico. Ad oggi abbiamo in mano solo scarni e, come si legge nella relazione dell’Università incaricata, poco soddisfacenti risultati.

Mi preme sottolineare poi che la relazione stessa è arrivata all’attenzione del Comune di Viareggio attraverso le nostre strutture tecniche e solo dopo oltre 15 giorni che Camaiore ne era in possesso: un’inspiegabile reticenza nella condivisione di informazioni che lede inevitabilmente i rapporti istituzionali.

Ribadiamo che sul tema dell’utilizzo di acido peracetico, come sulla proposta di sperimentazione precedente, continuiamo come espresso in passato a nutrire molti dubbi e perplessità tuttavia continueremo a collaborare con serietà e correttezza: non siamo però disposti a tollerare la mancanza di chiarezza assoluta sui costi né la diffusione di informazioni distorte o ancora peggio nessun tipo di comunicazione.

Riteniamo quindi non solo prioritario monitorare passo passo, insieme agli Enti preposti, il livello di efficacia di questo intervento e la modalità di impiego di tutte le risorse spese finora, ma anche richiedere l’immediata revoca dell’incarico di Capofila al Comune di Camaiore, che sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza nella gestione di una questione tanto delicata, qual è quella della tutela delle nostre acque, con evidenti gravi danni, sotto il profilo dell’immagine degli Enti dell’intera costa della Versilia.”

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