Più sagre e feste a Massarosa. Tutto al contrario di quanto richiesto da Confesercenti e Confcommercio che a fine del 2016 avevano espresso la necessità di rivedere il regolamento per contenere il fenomeno delle sagre che sta creando gravi difficoltà al settore della ristorazione proprio nel periodo estivo.

Se è vero che i primi 7 mesi dell’anno un’attività commerciale lavora per pagare le tasse, a Massarosa da Giugno mancano anche i fatturati perché invece di trarre beneficio dal periodo estivo, i ristoranti si trovano a dover fare i conti con una vera e propria invasione di sagre e feste.

Le tipologie di Sagre si moltiplicano, ce ne sono per tutte le necessità e l’Amministrazione anziché porsi in una posizione di equidistanza fra associazioni e Categorie, ha pensato di affossare in maniera palese i ristoranti inventandosi nuove tipologie ed esentando le sagre dal pagamento delle imposte comunali a differenza delle categorie economiche sulle quali si conta molto per il il gettito fiscale.

Quanti tipi di Sagre avremo a Massarosa

Sagre Storiche

Nel 2017 le sagre saranno 15, aumentate rispetto al 2016

• Potranno fare servizio al tavolo (caratteristica dei ristoranti)

• Servire in luoghi con pavimentazioni non idonee, (per i ristoranti la Asl prevede la chiusura dell’esercizio in condizioni analoghe);

• Far pagare un costo del servizio svolto da volontari.

• Utilizzare personale volontario e minori (attività non consentita per la ristorazione. anche un parente del titolare deve essere inquadrato come collaboratore familiare anche per un solo giorno di Lavoro)

• Avranno la possibilità di servire 15 portate, avere il bar che serve un numero illimitato di dolci e bevande, avere la sala da ballo (a differenza dei ristoranti)

• Non pagheranno il suolo pubblico (in alcuni casi in forma ridotta)

• Non Pagheranno la tassa per la spazzatura che producono che verrà ripartita sulle categorie economiche compresi i ristoranti

• Non per ultimo non pagano le tasse nella stessa misura nella quale viene pagata dai Ristoranti:
Forse non tutti sanno che le tasse vengono versate dalle sagre alla SIAE in forma di diritto d’autore in una percentuale del 5% dell’incasso dichiarato dalle stesse associazioni,ma non certificato con scontrino fiscale da quando viene accesa la musica.

Feste Tradizionali

Da oggi anche la Birra è un prodotto della tradizione del comune di Massarosa tale da dedicarle due feste tradizionali, per cui nella settimana del 23 di Luglio avremo ben 2 Feste della Birra, una a Piano del Quercione e una a Quiesa.

Troviamo incredibile – continuano i rappresentanti delle categorie – che la tradizione venga decisa dall’esigenza di somministrare cibo e bevande da parte di qualcuno anziché dall’assessore alle Tradizioni Popolari di concerto con la commissione cultura e turismo.

Eventi enogastronomici Liberi

Cosa che non si dovrebbe fare mai in un regolamento è disporre articoli ad hoc, mentre pare cucito su misura per un’associazione anche una parte del nuovo “Sregolamento” che in un comma apparso nell’ultima stesura cita:

1. Le associazioni sportive, che hanno in gestione più di un impianto sportivo, a valenza collettiva;
2. che sono titolari di una sagra storica;

Possono usufruire dei giorni a disposizione per lo svolgimento della sagra non utilizzati, per un ulteriore evento in aggiunta ai tre giorni previsti per la festa tradizionale a cui ha diritto l’associazione, possono essere utilizzati per l’organizzazione di un evento enogastronomico libero, a condizione che l’associazione interessata rinunci alla festa tradizionale.

Questo vuol dire che l’associazione in oggetto non si accontenta di fare una sagra e una festa tradizionale, ma usufruisce anche dei giorni di un’altra associazione per fare la seconda sagra.

Un regolamento che crea figli e figliastri anche fra le stesse associazioni come quando stabilisce che si possano recuperare 3 giorni in caso di maltempo, ma definisce lo stacco fra una sagra e l’altra di un solo giorno così che non tutte le associazioni abbiano stessi diritti.

Cene a tema per beneficenza

Sono eventi enogastronomici liberi. Nel 2017, ad esempio, non si sono svolti un giorno qualsiasi, bensì per le occasioni dove i ristoranti lavorano di più: San Valentino e Festa della Donna, ecc.

Feste

Per includere anche eventi minori e non consumare la propria possibilità di fare una Festa tradizionale da part delle associazioni non potevano mancare le “feste semplici” nelle quali viene data la possibilità di creare da parte delle associazioni ulteriori eventi con somministrazione anche se di una sola portata. (Mondine, Bomboloni)

Eventi enogastronomici legati alle attività sportive

Questa tipologia di evento addirittura va in deroga al periodo stabilito per le sagre ed è sovrapponibile, si potrà fare tutto l’anno.
Rientra nella categoria delle Feste Tradizionali ma potrà essere svolto per tutti i giorni della manifestazione sportiva (che in alcuni casi è anche 1 mese).

raffaello giannini
foto M.Pomella

La cosa grave è che ad architettare questo schiaffo alla ristorazione “Regolare” – proseguono i rappresentanti delle Categorie – è stato proprio il delegato al commercio Raffaello Giannini, il peggior delegato al commercio che il comune di Massarosa abbia mai avuto.

Un silenzio imbarazzato e nessuna presa di posizione anche dall’altro delegato al commercio e ai centri commerciali naturali Cristina Batini.

Le attività economiche, quelle di cui Giannini dovrebbe conoscere le difficoltà, avevano chiesto di calmierare il fenomeno, ma lui – paravento dell’amministrazione in una trattativa falsa e già scritta – ha addirittura allargato le maglie. A Massarosa vale tutto!

Ci sono stati anche due incontri dove le categorie e le associazioni sembravano aver trovato alcuni punti d’incontro sul pagamento della TARI, sulla riduzione delle portate e su altri punti, ma a far saltare la possibile mediazione è stato proprio il consigliere Giannini dicendo in riunione che le parti non potevamo siglare accordi, perché doveva sentire la Giunta.
D’altronde tutti gli assessori e il Sindaco sono a vario titolo coinvolti nell’organizzazioni di Sagre e quindi perché dover rinunciare ai benefici per le loro associazioni o partiti?

Questo nuovo regolamento non limita per niente e allarga ad ulteriori tipologie di eventi;

Cosa grave, non vieta, come richiesto, di effettuare da parte delle associazioni di volontariato Matrimoni, Battesimi e altri eventi fuori dalle date della Sagra stessa.

Abbiamo l’impressione che Raffaello Giannini abbia accolto richieste particolari e puntuali di questa o quella associazione, senza curarsi degli equilibri generali, e porsi in una posizione quantomeno equidistante per riequilibrare quella che di fatto è una concorrenza sleale nei confronti dei ristoratori, come sarebbe stato giusto in una logica di correttezza.

Correttezza che non c’è stata visto che siamo stati coinvolti in alcune riunioni, abbiamo portato avanti le nostre istanze, fatto proposte, ma tutto era già scritto!

Il nuovo regolamento è di gran lunga peggiore di quello che avevamo chiesto di modificare.

Le sagre a Massarosa Pagheranno la spazzatura che producono e il suolo pubblico che occupano?

La risposta è semplice e scontata NO!

Il comune ha manifestato la volontà di far pagare un contributo spese alle associazioni, ma questo non è destinato ne alla raccolta dei rifiuti, che verrà ripartita tra tutte le altre attività economiche, nel al pagamento della Tosap perciò per i ristoratori oltre al danno la beffa dovendo pagare in quota parte anche la spazzatura prodotta dalle sagre.

In merito al contributo, seppur inserito, Giannini non lo ha ancora quantificato nel regolamento forse perché deve ancora avere il parere delle associazioni.

L’unica cifra inserita nel regolamento è il contributo per le Feste tradizionali:
Ben 14 euro al giorno che comprende la parte burocratica, l’assistenza e la raccolta rifiuti per manifestazioni che riuniscono anche 10.000 persone.

Le attività economiche sono quelle che se sostenute pagano tasse, danno lavoro e contribuiscono alle casse del comune, che in mancanza di tali entrate deve trovare il denaro attraverso altre iniziative sui cittadini.

“Nell’ultima riunione – dichiarano Valentina Cesaretti e Marco Cipollini per Confesercenti e Confcommercio – abbiamo abbandonato il tavolo valutando l’impossibilità a dialogare con l’amministrazione, ci riserviamo di procedere con ulteriori iniziative per ristabilire l’equità non appena avremo relazionato ai nostri associati”.

“Chiediamo ufficialmente la convocazione della commissione Cultura e turismo per essere ascoltati, dopodiché vorremmo un incontro anche col Sindaco Mungai perché crediamo che sia così sordo e cieco nei confronti delle categorie economiche”.

LEGGI LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO

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