Da Camaiore arriva un fume di batteri. Viareggio, ancora un volta, con il sindaco Giorgio Del Ghingaro, attacca Alessandro Del Dotto e lo fa numeri alla mano (clicca qui per i dati di ARPAT)

«Sono arrivati oggi i nuovi sui prelievi relativi alla sperimentazione con l’acido peracetico e, ancora una volta, i numeri sono decisamente pessimi. Non tanto e non solo per i risultati della sperimentazione, quanto per il dato preoccupante che ne emerge: la quantità di batteri che arrivano in mare dagli scarichi più o meno abusivi del Comune di Camaiore». Così il sindaco Giorgio Del Ghingaro commenta i risultati dei rilevamenti Arpat nelle acque del fosso dell’Abate.

«Prendiamo in particolare i dati del fosso dell’Abate che influisce direttamente sulla balneabilità delle acque del nostro Comune – continua il primo cittadino – Sul lato Viareggio, nell’idrovora di via Fratti, già prima del trattamento la quantità di batteri è minima. Si parla di 41 MPN/100 per gli enterococchi, e 75MPN/100ml per l’escheria coli. Dopo il trattamento la quantità di abbassa rispettivamente a 10,9MPN/100ml e 11,9MPN/100ml».

acido peracetico
foto Michela Giannecchini

E’ bene sottolineare che, come riferisce Arpat, il limite massimo consentito è di 200MPN/100ml per gli enterococchi intestinali e di 500MPN/100ml per l’escheria coli per le acque marine e di 500MNP/100ml e 1000MNP/100ml per laghi e fiumi.

«Come si vede, già prima del peracetico nella nostra idrovora i batteri erano oltre 4 volte inferiori rispetto al limite massimo consentito».

«Vergognosi invece i numeri di Camaiore che, pur essendo in parte un Comune che vive di turismo balneare, niente ha fatto per migliorare la situazione delle fognature, vero problema irrisolto della questione, investendo invece cifre folli prima in una sperimentazione finita nel nulla, poi nell’acido con tutti i ritardi che ne sono conseguiti».

«Veniamo quindi alle note dolenti. Villa Luporini, idrovora lato Camaiore: quella perfettamente pulita ricordo, quella che secondo il sindaco del Comune limitrofo era stata accuratamente disinfettata. Enterococchi 3550MPN/100ml, escheriacoli 14.500MPN/100ml. 29 volte sopra il limite massimo».

«La situazione resta 4 volte oltre il limite massimo anche dopo il trattamento». Precisamente 2590MPN/100ml per gli enterococchi e 2620MPN/100ml per gli escheriacoli.

«In sostanza un fiume di batteri che arriva da Camaiore e sfocia senza alcun controllo prima nella fossa dell’Abate e poi finisce in mare. A questo si aggiunga che, la carica batterica, pur abbattuta dall’acido, oscilla pericolosamente a seconda dei giorni in cui vengono fatti i prelievi continuando a dipendere dalle condizioni atmosferiche. Niente di nuovo sotto al sole della Versilia, che pure in questi giorni è bellissima e giustamente accoglie migliaia di turisti».

«Ora basta davvero. Adesso che i numeri sono in possesso di tutti, la Regione deve prendere atto della situazione. Viareggio ha imprese, famiglie, che vivono del mare: abbiamo una tradizione da conservare e un appeal da salvaguardare. Non possiamo aspettare oltre – conclude il primo cittadino -. Non possiamo permettere che l’inadeguatezza di Del Dotto, ricada sui cittadini di Viareggio e della Versilia tutta».

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