Il centro congressi “Principe di Piemonte” di Viareggio, compreso lo stabilimento balneare ‘Principino’, è stato acquistato all’asta per circa due milioni e mezzo di euro.

La vendita del patrimonio del Comune segue il fallimento della società Viareggio Patrimonio.

Chi se lo è aggiudicato? La società “B&B”, il cui amministratore unico è Roberto Brunetti, presidente del Club Nautico Versilia ed ex presidente del Viareggio.

Suo socio è Enrico Bogazzi, uno degli uomini più ricchi d’Italia, armatore e proprietario della Porto di Carrara SpA

Nonostante il reclamo contro la decisione dei giudici sulla vendita del ‘Principino’, il sindaco Giorgio Del Ghingaro si è dimostrato soddisfatto dell’acquisto da parte di imprenditori locali.

Sperando che i privati sappiano fare di meglio di quanto visto negli ultimi anni a Viareggio.

Alessandro Santini (Forza Italia): Plauso agli imprenditori privati

Commenta Alessandro Santini, consigliere e coordinatore di Forza Italia Viareggio: “Plaudo a ROBERTO BRUNETTI, perché il privato saprà sicuramente fare meglio del pubblico, perché saprà realizzare ciò che il pubblico faceva solo sognare, perché farà ciò il pubblico si inventava di raggiungere, perché alle parole seguiranno i fatti, perché utilizzerà soldi suoi e non dei cittadini, perché metterà gusto, competenza e stile in ciò che farà, perché ridonerà alla città qualcosa che altri hanno sperperato, distrutto, depredato ed impoverito, perché farà tornare il Principino ai vecchi splendori, perché farà riaccendere luci e riflettori, dopo che in troppi ne hanno rubato anche le lampadine.

Plaudo al coraggio di questo imprenditore che fa con il suo e concretamente ciò che altri hanno detto solo a parole.

Plaudo a Brunetti, perché non è vero che Viareggio perde qualcosa di suo, ma anzi, grazie a lui riottiene e riavrà qualcosa che ingiustamente le era stato tolto e negato.

Il privato è meglio del pubblico? Sì!
La gestione privata è più efficace di quella pubblica? Sì!
Tutto il resto sono solo balle!

W VIAREGGIO”

Il PD critica: Viareggio in svendita

Il PD, con Luca Poletti, si schiera con il reclamo di Del Ghingaro ma non lesina critiche: “La vendita all’asta del Principino insieme alla sentenza del Tribunale di Lucca che ha respinto l’opposizione del Comune di Viareggio in merito alla presunta indisponibilità dei beni pubblici in capo alla fallita Patrimonio, segna un punto di svolta in questa grave vicenda.

Solo pochi giorni fa, all’ultimo consiglio comunale, il Sindaco ribadiva la sua convinzione evidenziando che i beni si potevano tutti salvare, perché a suo dire non vendibili, preannunciando anche un ricorso in Cassazione.

Però già al momento in cui fu formulata, due anni fa dal liquidatore da lui nominato dottor Marchi, la richiesta di fallimento, scelta condivisa anche dal Sindaco, il parere dell’avvocato Iacomini metteva in guardia dai i rischi che il fallimento avrebbe comportato per i beni pubblici indicando con chiarezza, per esempio, che il Principino non aveva i requisiti del bene indisponibile.

Stesse motivazioni sono elencate nella sentenza. dal giudice Lucente e si dice nelle conclusioni, che per salvare i beni sarebbe stato necessario .in caso di fallimento, procedere ad un concordato fallimentare.

Dunque la strada tracciata se da un lato ha sgravato il Comune dai debiti della Patrimonio, dall’altro ha determinato la svendita di tutto il patrimonio dal Principe, agli impianti sportivi, alle case dell’emergenza abitativa ecc. Le certezze del Sindaco sono svanite e a questo punto dica con chiarezza come intende procedere visto che la procedura dei ricorsi non sembra quella giusta.

Il concordato fallimentare di cui parla da diversi mesi a che punto è ? Quali sono i professionistici incaricati? In che tempi sarà reso pubblico e portato in Consiglio comunale ? Quali le risorse a disposizione ? E il costo dei professionisti per i ricorsi, che non sarà modesto, chi lo paga?

Noi rimaniamo convinti che il concordato fallimentare andava proposto PRIMA che si procedesse alle vendita dei beni. Proporlo quando i beni sono già liquidati è un po’ chiudere la stalla quando i buoi sono scappati!D’altra parte non crediamo che a un commercialista tributarista sfuggano le leggi fallimentari del codice civile.

La città è giusto che venga messa a conoscenza con chiarezza e senza toni propagandistici di quale sarà il futuro di beni così importanti.”

(Visitato 1.939 volte, 1 visite oggi)

“A Viareggio si preferiscono case vuote e famiglie con bambini per strada”

Delitto Manuele Iacconi. altre due condanne