“Un’altra famiglia con un minore rischia di finire in mezzo alla strada in Darsena, per l’ostinazione della magistratura che ha deciso di mettere sotto sequestro una casa del demanio recuperata da alcuni anni e rimessa in condizioni di vivibilità dalla famiglia stessa che l’aveva occupata.

Ormai sappiamo quanto durano questi sequestri e a che cosa servono o meglio a che cosa non servono. Una casa posta sotto sequestro viene murata e ci resta per anni se non finisce nuovamente alla mercé di qualche malintenzionato che la usa per drogarsi o spacciare.

La famiglia che, invece, l’abita finisce in mezzo alla strada visto che i servizi sociali in questa città sono praticamente inesistenti. Tutto questo è per noi profondamente ingiusto. Non c’è la volontà da parte delle istituzioni, che sia la magistratura o l’amministrazione comunale, nel voler risolvere il problema abitativo, ma caso mai con questi sistemi repressivi aggravano ogni giorno che passa il problema abitativo.

Ci chiediamo cosa accadrà a questa famiglia con minore, una volta sbattuta in mezzo alla strada e quali impegni l’assessore Tomei si sentirà di prendere verso questa famiglia?

In attesa di una risposta esprimiamo la nostra più profonda indignazione verso chi trasforma problemi sociali in problemi di ordine pubblico dimostrando scarsa empatia e scarsissima umanità.”

Il comunicato è a firma Brigata Sociale Antisfratto, Unione Inquilini, Berreti Bianchi, Cantiere Sociale Versiliese, COBAS Lavoro Privato Viareggio e Versilia, Communia Viareggio e Versilia, Giovani Comunist*, Officina “Dada Boom”, Partito della Rifondazione Comunista circolo Caprili, Spazio Antagonista di Resistenza Sociale, Repubblica Viareggina

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