“Se c’è una cosa che vorrei fare con questa pagina Facebook, è far capire ai viareggini quanto cazzo è bella Viareggio“. Una dichiarazione di intenti (senza censura, perché ci piace quanto quel termine con la “C” rafforza il concetto) che arriva da un ragazzo di vent’anni che vive la città e la trasforma in materiale narrativo.

Lui è Mattia Lari e la pagina è Viareggio Wave, che da qualche mese parla di Viareggio con il linguaggio di internet e lo fa con lo stile del vaporwave, movimento artistico-musicale che si ispira all’estetica e ai suoni degli anni ’80, filtrati con la sensibilità degli anni Dieci del Duemila. Raccogliendo migliaia di fan.

E usando tanti, tantissimi meme che spesso si possono capire solo vivendo assiduamente in Rete, un linguaggio iperbolico che frulla la cultura pop con la geniale arte del paradosso e del cazzeggio.

Quello che deve avere una pagina di meme c’è: su Viareggio vengono declinati Breaking Bad, i Simpson, Confused Travolta, Fast and Furious, Drake e tutto l’armamentario iconografico e tormenton-satirico in costante evoluzione dell’internet.

Se qualcuno volesse davvero dedicasi alle politiche giovanili, dovrebbe farsi un giro su questa pagina.

E se non ci capisce niente, non importa: è proprio imparando dal target che si possono fare le cose migliori.

“A me piace il politicamente corretto, non m’importa della satira politica o di offendere qualcuno: voglio dimostrare come Viareggio sia una città bella e piena di cose da raccontare. In giro vedo troppe polemiche, rancori, notizie vuote elevate a casi eclatanti. Poi mi guardo in giro e vedo tante cose di cui andare fiero. E qui si vive bene”

Mattia, classe 1996, studia Concpt Art e Modellazione 3D alla Scuola Internazionale dei Comics  di Firenze, vive a Torre del Lago. Come i suoi coetanei, mi sembra di capire, non si interessa tanto della politica ma della passione nel realizzare qualcosa per la sua città.

Mattia Lari. Swag al Margherita

Siamo seduti ai tavoli del Gran Caffé Margherita a chiacchierare.

Parliamo di cose serie: il miglior videogioco della storia?

Oddio, è una domanda un po’ difficile. Diciamo che tra quelli recenti mi è piaciuto Horizon Zero Dawn.

Che bello, un RPG. Ok, ma della saga di Grand Theft Auto?

Ho giocato da piccolo a GTA San Andreas e lo porto nel cuore, anche se so che probabilmente Vice City è meglio. Ma a livello di cazzeggio il primo regala tante soddisfazioni.

Come e quando è nata la pagina Viareggio Wave?

Nei primi mesi di quest’anno, quando passando davanti al Manhattan ho pensato che fosse un soggetto perfetto per un’immagine in stile vaporwave.

Gestisci tutto da solo?

Sì, creo le immagini (prima anche 3/4 al giorno, adesso una: ci tengo alla qualità) e le posto, più altri contenuti attinenti all’attualità. Ogni tanto ricevo contributi dai fan, che fanno molto piacere. Ma voglio proseguire finchè avrò tempo e voglia.

Una Pagina Facebook può essere un biglietto da visita, molti partono da lì per essere visibili e trovare lavoro. 

Certo, io vorrei lavorare nel mondo dei videogiochi. Mostrando quello che sto imparando a livello grafico, spero di farmi notare. Non è solo una questione di divertirsi con i social, anche se ovviamente è importante per mantenere viva la passione, mia e di chi segue la pagina.

Il direttore di VT indossa con orgoglio la maglietta di Viareggio Wave

La vaporwave è nata con la musica, un recupero delle atmosfere alla Miami Vice e dei synth, qualcuno l’ha definita “la musica dell’internet”. Uno stile adottato subito dai giovanissimi come te, manco fossero nati e vissuti negli Ottanta. Come mai?

Penso che piaccia moltissimo lo stile colorato, irriverente, la pacchianaggine esibita con orgoglio sfacciato, i neon e le pubblicità con loghi esibiti e giganteschi… non so se sia “sindrome dell’età dell’oro”, la nostalgia per epoche mai vissute, che tra l’altro non mi piace. Penso che sia solo un riassunto filtrato degli anni Ottanta che piace ai ragazzi, perchè è cool e invoglia a divertirsi soprattutto nei posti di mare.

Progetti per il futuro?

Se la pagina continua a crescere a questo ritmo, la gestirò ancora più seriamente, sponsorizzando contenuti e sviluppando forme di espressione e promozione più elaborate.

C’è poi il video in lavorazione, GTA – Grand Theft Auto Viareggio…

Beh, ormai la saga videoludica è un mito, si adatta perfettamente allo stile della pagina e piace a tutti; ho scritto la sceneggiatura, trasformando quello che doveva essere un finto trailer solo con musica in un cortometraggio recitato in stile Scarface… a proposito…

Spara.

Budget rigorosamente zero. Se qualcuno avesse la bontà di donare qualche ballino di zucchero a velo (per simulare la cocaina) o avesse a disposizione automobili di lusso di una trentina d’anni fa da poterci prestare per una giornata, sarebbe il top.

Faremo il possibile per diffondere il messaggio. Data la natura del progetto, anche feste a tema non sarebbero male.

Ci si può pensare. Intanto il corto, non appena terminato, verrà presentato in un noto locale della Passeggiata, poi vedremo.

Le serate anni ’80 vanno alla grandissima. Anche e soprattutto tra chi non ha vissuto quel decennio.

Vero, noi ventenni vediamo quel periodo come molto fico, con parola d’ordine “goditi la vita”. Il che non è completamente superficiale. Voglio dire, siamo nel presente e dovremmo goderci il presente senza la nostalgia ingombrante del passato. Se si guarda indietro è per fine artistico, per divertirci o fare qualcosa di positivo, magari.

“Bella mi’ Viareggio, che fine hai fatto, bla bla bla…”

Io non ho vissuto l’epoca d’oro di Viareggio. Conosco il passato ma non l’ho vissuto. Non so se davvero era così bello. In tutta sincerità a me Viareggio non sembra così messa male. Mi piace la città, e vorrei che la apprezzassero di più anche i critici, guardandola con gli occhi di chi vive l’oggi. Insomma, con questa pagina vorrei proprio far capire ai viareggini quanto cazzo è bella Viareggio.

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