“Il giorno degli orchi” (D.Nielli, 2017, Guanda)

“Pensateci. I genitori ci ricattano e minacciano ogni giorno. E cosa fanno le maestre alle elementari? E i professori alle medie? Ricattano e minacciano. E alle superiori? E all'Università?

Anche nel mondo del lavoro è così. Ricatto e minaccia.”
Nella provincia toscana nel paese Poggio in Chianti, un gruppo di adolescenti si annoia perché non succede mai niente. Le loro evasioni sono le uscite nella vicina Firenze, gremita di turisti e locali oppure a Viareggio, sul mare. Tra di loro spicca Aurora, la protagonista del romanzo. Aurora è bella, ambiziosa e soprattutto consapevole del potere che attraverso il suo corpo, il suo modo di fare e il suo fascino può esercitare sugli altri. Tutto ciò l'ha scoperto a scuola, grazie alle attenzioni di un professore. Aurora ha dei sogni, alcuni grandi, per esempio vuole andare via da Poggio in Chianti, magari a New York passando dal Dams di Bologna. Altri sogni più piccoli e contingenti, come avere l’ultimo modello di ipad.

Così insieme agli amici adesca pedofili in rete per ricattarli, fin quando il gioco si ribalta e l’“orco” della rete inizia a divenire un vero stalker che segue ogni sua mossa e la minaccia pesantemente.

Il romanzo di Divier Nelli è ben contestualizzato nei giorni nostri, grazie anche a un linguaggio giovanile molto realistico fatto di coloriture, abbreviazioni, modi di dire al passo con i tempi. Il testo scorre senza la punteggiatura dei dialoghi, un rapido flusso narrativo che, oltre a sperimentare l’assenza delle interpunzioni, rende molto bene il magma di informazioni e scambi che caratterizzano nostra quotidianità fuori e dentro la rete e sul suo sempre più labile confine.

Anche il linguaggio degli “Orchi” è molto evocativo: attraverso le parole crude e le trasformazioni progressive dei dialoghi emerge come al di là di uno schermo non ci siano spesso mezze misure per esprimersi. L’autore ha saputo trasmettere attraverso Aurora e i suoi amici molte sfaccettature dell’adolescenza di oggi: la noia, l’avidità di possesso, l’apparente padronanza dei dispositivi per stare in mondi virtuali che poi si rivelano vicinissimi e concreti, il rapporto complesso con i genitori costantemente ossessionati dalla sopravvivenza economica e dal risparmio. Senza demonizzare il mondo digitale, Divier Nelli ha saputo cogliere da un lato le aspettative, le ansie, la voglia di crescere dei più giovani, dall’altro i pericoli e i rischi che si intercorrono quando ci si avvicina a certi mezzi con eccessiva fiducia in se stessi. Tuttavia contemporaneamente ribalta anche questa visione: il rischio è davvero internet e i suoi mondi virtuali? L’adolescenza è fatta di relazioni, di gelosie, di ironie, di giochi che corrono sul filo del rasoio e anche di tradimenti, di incomprensioni con i genitori e di punti di svolta in cui crescere significa anche prendere atto dei propri limiti, dei propri sbagli e rimettersi in discussione.

Divier Nelli ci offre così un libro fresco, scorrevole, attraente, capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo, di tenerci appesi al precipitare degli eventi e al contempo di riflettere sugli adolescenti che ci stanno accanto, sugli adolescenti che siamo stati e su quanto la vita al di là dello schermo sia una parte dell’esistenza, senza disconnessioni.

L’autore

Divier Nelli (Viareggio, 1974) vive a Firenze. Scrittore, editor, consulente editoriale, insegnante di narrazione ha pubblicato, tra gli altri, “La contessa”, “Amori dispari” e “Coma”.

 

(Visitato 91 volte, 1 visite oggi)
TAG:
divier nelli il giorno degli orchi

ultimo aggiornamento: 09-07-2017


Io sono cultura: il senso dell’Italia per il futuro

Ruota viareggina