Intervento di Alberto Ramacciotti in merito alla questione Pioppogatto, rifiuti conferiti e cattivi odori. “Mi vedo costretto ad intervenire nuovamente su una questione che sta molto a cuore ai cittadini di Massarosa, e non solo,  e che registra pluri-quotidiane sortite, infarcite di accuse farneticanti e di interpretazioni fantasiose, spregiudicate e infondate, al limite della querela, da parte del consigliere comunale di Massarosa Alberto Coluccini: la problematica dell’impianto TMB di Pioppogatto e le maleodoranze la cui origine viene addebitata allo stesso.

Premesso che il suddetto consigliere ha ritenuto di non partecipare all’Open Day di ieri 7/7/2017 presso l’impianto, probabilmente per evitare brutte figure pubbliche e poter continuare impunemente a sparlare di tutto e di tutti anche in spregio di ogni evidenza e senza curarsi minimamente dei danni che questo atteggiamento irresponsabile può provocare a persone, aziende e all’immagine del comprensorio in un periodo particolarmente delicato, mi corre l’obbligo, riservandomi ogni altra azione a tutela, di precisare alcune cose che spero possano contribuire a rasserenare il clima di per sé già torrido.

1) Nel verbale ARPAT viene testualmente riportato – “durante il sopralluogo è stato osservato: I portelloni automatici sono correttamente funzionanti. Sono stati percepiti odori soltanto nella zona adiacente gli uffici. All’ingresso allo stabilimento non sono stati percepiti odori”.

Vale la pena precisare che la palazzina degli uffici dista circa 100 metri dall’ingresso e dal lato est del perimetro dell’impianto e circa 200 metri dai lati sud ed ovest dello stesso e quindi è del tutto evidente che il leggero odore percepito è concentrato, probabilmente per un gioco di correnti, solo in una zona di circa 400 metri quadrati (al massimo, ma sono meno, rispetto ad una superficie dell’impianto di circa 70.000 metri quadrati.

Appare quindi di tutta evidenza che la circostanza, rilevata anche ieri nel corso dell’iniziativa Open Day come del resto l’insussistenza di cattivi odori al difuori degli ambienti interni, costantemente depressurizzati dove avviene il trattamento dei rifiuti e la loro maturazione e conservazione in attesa della destinazione finale, è da considerarsi assolutamente irrilevante e comunque entro ogni limite di legge e di possibile disagio e certamente non percepibile né al di fuori dell’impianto né, tantomeno, a grandi distanze.

 

2) L’impianto, negli anni più recenti ha trattato i seguenti quantitativi di rifiuti (indifferenziato, spazzamento e lavarone):

2014 – tonnellate 101.848,

2015 – tonnellate 98.541

2016 – tonnellate 82.844.

Nel 2017, includendo anche le 13.000/13.500 tonnellate provenienti dal Lazio, le stime a questo punto dell’anno fanno prevedere un afflusso di 68.000

Tonnellate in quanto l’aumento della raccolta differenziata dovrebbe ridurre il flusso normale a 55.000 tonnellate. Anche prevedendo uno sforamento di tali  previsioni (improbabile ma sempre possibile) il quantitativo totale in arrivo sarà certamente, e di gran lunga, inferiore a quello del 2016.

Mi pare quindi che chi parla di trasformare Massarosa in una pattumiera sia, nella migliore delle ipotesi, colpevolmente disinformato o, nella peggiore delle ipotesi, palesemente bugiardo e in mala fede e lo invito a ritornare ad informarsi in azienda visto che quando gliel’ho spiegato la prima volta personalmente non lo ha evidentemente capito. Come non ha capito molte altre cose.

Anche se non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire io sono sempre a disposizione.”

(Visitato 217 volte, 1 visite oggi)

Pioppogatto e cattivi odori: “ARPAT smentisce gli assessori, si dimettano”

Odori molesti, qual è la fonte? Massarosa chiede verifiche urgenti