E’ durata solo tre giorni la prima posizione del Viareggio nel girone E della serie D: il gol messo a segno da Rodriguez del Seravezza Pozzi nei minuti finali della trasferta di Lavagna, consegna il primato alla formazione-rivelazione del campionato allenata da Valter Vangioni. Il Viareggio è stato infatti fermato sul pareggio dalla Rignanese. Importante ritorno alla vittoria per il Forte dei Marmi.
Seravezza Pozzi, che bella realtà
Ora non parliamo più di rivelazione del campionato ma di splendida realtà. Non si vince in trasferta sul campo della Lavagnese (una delle grandi del campionato), in dieci, senza un elemento della statura di Fiale, se non ci sono solide basi tecniche e caratteriali. E’ chiaro che avere davanti due elementi come Benedetti e Rodriguez è come possedere un bel conto in banca: nei momenti del bisogno fanno la differenza. E così è stato. Il primo posto in classifica non è il frutto del caso ma la naturale evoluzione di una squadra che era stata rimodellata al mercato autunnale un anno fa in Eccellenza. Da quel momento in avanti, una marcia trionfale. Dove potrà arrivare il Seravezza Pozzi? Chi lo sà… Di sicuro che vorrà salire di categoria, dovrà fare i conti con la matricola versiliese.
Viareggio, la fatica si fa sentire
Il pareggio di Rignano ha proposto un Viareggio meno brillante del solito, con qualche suonatore che leggeva lo spartito alla rovescia. Morale è arrivato un pareggio che ‘costa’ la prima posizione ma conserva i bianconeri (viste le premesse estive, possono essere loro le vere rivelazioni del torneo) nella zona nobile della classifica. All’orizzonte c’è un finale di girone di andata con impegnativi confronti contro le formazioni che vanno per la maggiore: una serie di esami ravvicinati per i ragazzi di Bresciani.
Real Forte Querceta, sia lodato il cielo
Un gol di Cauz, difensore con il vizio di segnare reti pesanti, consegna ai ragazzi di Francesco Buglio la vittoria. Tre punti che rasserenano l’ambiente e rilanciano la squadra verso le posizioni che più sono in sintonia con lo spessore della rosa. Buglio ha proposto importanti novità con la panchina e la tribuna ad alcuni giocatori che giocoforza potrebbero finire sul mercato. Ma l’importante era vincere e l’obiettivo è stato centrato.
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