Dall’America il Priapus shot, trattamento per aumentare le dimensioni del pene e combattere l’induratio penis plastica.

(di LUCA LUNARDINI) parafrasando una notissima pubblicità televisiva decantante le mirabolanti virtù di un’acqua di montagna: “Altissima, Purissima, Levissima”, anche secondo una nuova metodica medica potremo parlare di “Altissimo, Fortissimo, Durissimo” con la…   PRP-PRIAPUS SHOT.

Che i maschietti, dall’alba dei tempi, né abbian escogitate di cotte e di crude per aumentar la propria virilità è cosa nota. Dagli afrodisiaci di medioevale memoria alle “pasticchine blu “dell’amore, dagli anelli stringipene alle moderne protesi si è provato di tutto per render il nostro “LUI” più grande, più forte, più… bello.

Ed ora, fresca fresca, ecco arrivare dagli USA (sempre loro!) l’ultima novità: il PRP-Priapus Shot dove ogni riferimento a Priapo, celeberrimo dio greco dal fallo enorme, è del tutto non-casuale (e dove Shot sta per “iniezione-colpo singolo”).

Non è davvero un caso de gli americani per ribattezzare la loro tecnica abbiano scomodato PRIAPO. Dio della mitologia greca e romana. Figlio (scusa se è poco!) di Afrodite (dea dell’amore) e di Dioniso (dio dell’estasi e dell’ebbrezza), è noto per gli ENORMI ORGANI GENITALI, particolarmente pronunciati nelle dimensioni del pene e del glande, ritenuti nell’antichità l’origine della vita.

L’attento lettore di “da uomo a uomo” già lo sa: la disfunzione erettile, quella che un tempo veniva impietosamente chiamata impotenza, colpisce solo in Italia, oltre tre milioni di uomini. Di questi solo un terzo si cura utilizzando uno dei tanti farmaci dedicati, disponibili sul mercato ovviamente prescritti e utilizzati sotto stretto controllo medico.

E il nostro affezionato lettore è anche a conoscenza di come Il deficit di erezione possa avere diverse cause, sia fisiche e psichiche e come tra le cause organiche una delle più frequenti sia legata a problemi di circolazione sanguinea nel pene.

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Per questi casi una nuova terapia va affacciandosi all’orizzonte. Una terapia che affonda le sue radici nella medicina rigenerativa, quella branca che utilizza i FATTORI DI CRESCITA PIASTRINICI (PRP) IN GRADO DI STIMOLARE LE CELLULE STAMINALI DEI TESSUTI.

Questo tipo di trattamento è utilizzato da anni in ortopedia, traumatologia, dermatologia, e tricologia, e non poteva non esserci qualcuno che lo provasse ad estendere alla sfera genito-sessuale con particolare riferimento alla disfunzione erettile e alla Induratio penis plastica (Morbo di De La Peyronie). E da lì a ipotizzarne un utilizzo nel miglioramento del “suo tono e forma” il passo era davvero breve.

Il razionale dell’utilizzo va ricercato nella stimolazione rigenerativa sul sistema vascolare del pene (neo-angiogenesi) e del trofismo dei corpi cavernosi che le piastrine purificate ed arricchite determinerebbero una volta auto-iniettate. Su queste premesse è facile ipotizzare un netto miglioramento della circolazione sanguigna nell’organo maschile dopo la innovativa iniezione.

Cos’è il Priapus Shot

Questa particolare tecnica, chiamata “PRP-Priapus Shot”, è utilizzata già da tempo negli USA sia nei soggetti affetti da un anomalo incurvamento dell’organo genitale (Induratio penis plastica) sia per potenziarne l’erezione. In questo secondo caso la cosa che a prima vista parrebbe davvero interessante è che la tecnica PRP-Priapus Shot viene indicata nei pazienti che non rispondono, o rispondono poco, o non possono fare la terapia con le cosiddette pillole dell’amore, cioè gli inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5.  Tanto più che la PRP non ha alcuna controindicazione e non prevede (udite! udite!) limiti d’età.

La metodica è oggi approvata dal Ministero della Salute italiano.

L’indiscutibile VANTAGGIO del Priapus shot è il trattarsi di un trattamento (sui dettagli torneremo in altra puntata) indolore, ambulatoriale (non necessario alcun tipo di ricovero) privo di rischi per la salute e di effetti indesiderati. Il motivo di questa maneggevolezza sta proprio nell’essere una tecnica rigenerativa ed autologa, cioè utilizzante materiale biologico prelevato dal paziente stesso, un po’ come un’autotrasfusione. In altre parole non utilizzando farmaci ma solo il sangue (una sua parte: le piastrine) del paziente non vi è possibilità di reazioni allergiche o similari.

Lo SVANTAGGIO del Priapus Shot è la necessità, per assicurarne una maggiore efficacia, di ripeterlo più volte. Si inizia con due sedute a distanza di un mese circa l’una dall’altra, ma non si può avere garanzia che dell’esito. E questa non è una cosa da poco perché, costando, abbastanza ogni seduta, la terapia potrebbe divenire relativamente dispendiosa (e quando si propone una spesa senza poter garantire il 100% del risultato è eticamente corretto essere prudenti).

E’ pur vero che il paziente può facilmente, concretamente e abbastanza rapidamente constatarne gli effetti, quando raggiunti, sia nel potenziamento dell’erezione, nella personale percezione del piacere e dell’orgasmo che la eventuale correzione della deformità peniena, e pertanto potrà facilmente rendersi conto se vale la pena o meno di proseguire la terapia.

Forse, da parte degli americani, chiamare questa tecnica Priapus-Shot è stato un pochino eccessivo, certamente propagandistico e, perché no, uno “scippetto” alla nostra e non loro storia. In fondo era nella nostra antica Roma che prosperava il culto del superdotato-Priapo: le vergini patrizie, prima di contrarre matrimonio, gli rivolgevano una particolare preghiera affinché rendesse piacevole la loro prima notte di nozze e le più mature matrone ne usavano l’immagine quale monile da portare al collo o al braccio (alla faccia dei nostri semi-nascosti sexy-shop!).

Certo che se la nuova terapia risultasse davvero universalmente e lungamente efficace potrebbe rappresentare una piccola-grande rivoluzione nell’approccio alla sessualità maschile o di coppia.

Il genere maschile attende, speranzoso, buone notizie!

 

L’AFORISMA DEL GIORNO: “La spinta sessuale è la più completa manifestazione esterna della volontà di vita, quello che può dirsi il concentrato di tutte le volontà” Arthur Schopenhauer, filosofo tedesco, uno dei maggiori pensatori del XIX secolo.

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ultimo aggiornamento: 03-11-2017


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