Giovedì 30 novembre 2017, presso il Teatro Scuderie Granducali, Area Medicea Patrimonio Unesco di Seravezza (Lucca), si terrà un Seminario di studi su Giosuè Carducci (1835 -1907), per celebrarne i cento anni della morte. La manifestazione è organizzata dal Centro Studi Sirio Giannini (CISESG) in collaborazione con il Comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medice e con il patrocinio del Comune di Pietrasanta e di Casa Carducci di Valdicastello e prevede fra l’altro una lezione della prof. Daniela Marcheschi (Direttore scientifico CISESG) sul tema Giosuè Carducci: le ragioni del Premio Nobel. L’intento è quello di inquadrare l’esperienza del poeta di Valdicastello in modo nuovo, proponendo una lettura critica della motivazione del Premio Nobel ed individuando le ragioni culturali profonde per cui gli fu conferito il prestigioso riconoscimento. Ne scaturirà un Carducci più moderno, grazie a una lettura insolita e meno incline a inveterati pregiudizi culturali.
La partecipazione al Seminario – i cui lavori si svolgeranno dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e saranno coordinati da Chiara Tommasi, Presidente CISESG – sarà riconosciuta valida per la formazione professionale dei docenti di Lucca e Massa Carrara. Il Seminario cade nel giorno della Festa della Toscana, celebrandola in un modo di grande sostanza. Interverranno il Sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella, la Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale, Ambito di Lucca e Massa-Carrara, Donatella Buonriposi, il Direttore Coordinatore Musei Civici di Pietrasanta Chiara Celli. A sottolineare l’importanza della manifestazione interverranno anche Giordano Bruno Guerri, Presidente de Il Vittoriale degli Italiani, Franca Severini, Presidente di Magnifiche Presenze, e Alessandro Adami, Presidente della Fondazione Giovanni Pascoli, che parleranno sul tema Le ragioni di un progetto (Magnifiche Presenze).

Il Seminario su Carducci segna infatti anche un altro evento importante per Seravezza e la Versilia: il primo ampliamento di Magnifiche Presenze, progetto di ricerca artistica e scientifica ideato e promosso nel 2014 da Franca Severini in collaborazione con la pittrice Sandra Rigali e la fotografa Caterina Salvi. Avvalendosi della direzione scientifica di Daniela Marcheschi e di un Comitato scientifico internazionale, composto da Luisa Marinho Antunes e Geoffrey Brock, Magnifiche Presenze intende leggere in modo nuovo le opere e le personalità di Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio, due protagonisti assoluti della Letteratura del Novecento. Il tutto entro e con l’obiettivo di avvicinare, far dialogare, e letteralmente portare nel futuro le eredità dei grandi personaggi della cultura, attraverso la conoscenza artistica e letteraria dei luoghi dove essi scelsero di vivere.
Magnifiche Presenze consta attualmente di due mostre – una fotografica di Caterina Salvi Westbrooke e una di dipinti di Sandra Rigali –, aperte in contemporanea, e fino al 31 gennaio 2018, a Casa Pascoli (Castelvecchio, Barga) e al Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera). A Seravezza giovedì 23 novembre se n’è aperta un’altra, che si potrà visitare fino a domenica 3 dicembre, con orari 16-20 e 21-23. Si ricompone in tal modo la triade poetica ideale Carducci-Pascoli-d’Annunzio. Se è vero che i due più giovani poeti si scrissero, si scambiarono libri, si incontrarono, ebbero un dissidio e si riappacificarono, si lessero e presero spunti l’uno dall’altro, è però anche vero che entrambi ebbero sempre come bruciante riferimento culturale e umano – maestro reale e ideale, amato-odiato –, il più anziano Giosuè Carducci: il poeta versiliese che aprì una breccia determinante verso la contemporaneità.

«Questo importante evento si inserisce in modo armonico nell’articolazione del nostro Distretto Culturale, che punta alla valorizzazione di tutti gli elementi che caratterizzano e rendono attrattivo il territorio seravezzino», dichiara il sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella. «Lo accogliamo pertanto con immenso piacere, sapendo fra l’altro che nei giorni scorsi è stato portato anche all’attenzione del ministro Dario Franceschini. Una testimonianza dell’ottimo lavoro che il Centro Studi Sirio Giannini sta svolgendo e la conferma che il lavoro di qualità premia e dà sostanza alle cose che si fanno».

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ultimo aggiornamento: 27-11-2017


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