“Fuori dalla Bolkestein con Forza Italia e il centro destra al Governo”. Lo ha assicurato Massimo Mallegni, vice coordinatore vicario di Forza Italia e responsabile nazionale dei movimenti civici intervenendo all’incontro promosso da Itb Italia, l’associazione degli imprenditori turistici balneari, nella Sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. Mallegni, da sempre in prima linea per difendere le imprese del settore turistico, non ha voluto mancare all’appuntamento organizzato dal Presidente, Giuseppe Ricci insieme agli Enti Locali di Forza Italia coordinati da Marcello Fiori e dal sindaco della città, Pasqualino Piunti. Tanti gli imprenditori dell’Adriatico preoccupati per l’ennesima “melina” attorno alla Bolkestein da parte del governo. “Non volevo mancare a questo appuntamento – ha spiegato – e sono arrivato fino a qui per voi. Dal 2004 ad oggi sono passati 13 anni, io ho uno stabilimento balneare in Versilia. – ha ricordato alla platea – Non è l’Europa contro di noi, siamo noi che dobbiamo andare in Europa a spiegare che abbiamo 30 mila imprese balneari connesse con il sistema alberghiero che insieme garantiscono un servizio congiunto che rischia di saltare. Dobbiamo dire quello che hanno detto Spagna e Portogallo: questa è una direttiva Servizi, nella Bolkestein c’è scritto espressamente che non riguarda le concessioni demaniali. Ma i servizi appunto. I tassisti rientrano nella Bolkestein, ma ne sono stati esclusi perché protestano duramente. Questo deve fare il nostro governo, escludere il settore balneare dalla Bolkestein”.
Forza Italia – tra i relatori anche il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri – sa già quello che fare quando sarà maggioranza di governo. Lo ha ricordato Fiori: “Attribuzione del diritto di superficie con possibilità di riscatto del terreno demaniale marittimo ai legittimi proprietari, questo è il primo articolo che presenteremo al Consiglio dei Ministri quando saremo al governo. La seconda cosa che dovremo fare è che questi tratti di città non sono più demanio marittimo ma territorio urbanizzato. Terzo: riconosciamo non il diritto di fare impresa in quel territorio, ma il diritto di quella impresa di vivere in quel territorio. Non ci può essere obbligo a morire dell’azienda. Dovevamo opporci subito alla Bolkestein, dobbiamo riconoscere l’errore iniziale quando abbiamo sottovalutato il problema: è vero, e abbiamo capito l’errore per non ripeterlo. Noi dobbiamo difendere il made in Italy e il know how di impresa che non può essere replicato altrove”. “Dalla politica – ha concluso Ricci di Itb – ci aspettiamo che ci venga dato un titolo certo, non possiamo restare provvisori in questo modo. Abbiamo realizzato gli stabilimenti con i nostri soldi e secondo le regole. Ci permettiamo che le aree ormai urbanizzate possano passare nella disponibilità degli imprenditori balneari”.
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