“Sono puri i loro sogni” è il secondo libro pubblicato da Matteo Bussola, disegnatore di fumetti e papà di Virginia, Melania, Ginevra. Il testo è una lettera ai genitori sulla scuola: attraverso la propria esperienza familiare l’autore cerca di tracciare il rapporto sempre più conflittuale tra scuola e famiglia, tra genitori e docenti, concentrandosi soprattutto sull’evidente mancanza di fiducia da parte dei genitori nella scuola.

“L’unico futuro che i bambini desiderano è un tempo presente”

Matteo affronta il tema con grande disinvoltura, onestà intellettuale e freschezza, intersecando esperienze personali, confronti con altri genitori e docenti per cercare di capire come nutrire in maniera nuova il rapporto scuola famiglia nel nome del supremo benessere dei bambini.

Molte delle incrinature che costellano queste conflittualità sono riconducibili  alla tendenza genitoriale a vivere al posto dei figli e alla negata autorità degli insegnanti.

Le piccole grandi quotidianità della vita scolastica ( i voti, l’entrata a scuola la mattina, il distacco dalla famiglia, il confronto con gli altri bambini, i gruppi whatapp di classe)  divengono così spazi privilegiati per osservare il fenomeno e scavare nei sensi di colpa dei genitori capace di generare una deleteria iper protezione nei confronti dei figli.

Lungo le vicissitudini personali e i confronti condivisi nel libro, Bussola sembra anche proporci un viaggio attuabile per recuperare il rapporto scuola famiglia: mettersi da parte come genitori per far sperimentare ai più piccoli il proprio percorso senza sostituirsi a loro e accoglierli e sostenerli nelle difficoltà.

La lettura è scorrevole, distillata da stili diversi: alla vincente autoironia dell’autore si alternano passaggi più introspettivi e meditativi senza mai perdere di vista il pragmatismo delle riflessioni. Il linguaggio accessibile a un pubblico vasto e eterogeneo unito e, unito a un punto di vista dell’autore che non è né pedagogista né sociologo ma “padre”, regala una riflessione vivace e interessante, utile non solo a genitori e insegnanti, ma a tutti quanti nell’ottica che la scuola e il benessere dei bambini siano davvero un bene comune imprescindibile.

“ E se ricominciassimo a credere negli insegnanti? E se accettassimo che la nostra presenza non è indispensabile? Se lasciassimo la scuola più libera – pur in mezzo ai limiti, alle debolezze, alle fragilità- di fare quello che davvero può per i nostri figli? Perché non restituire noi per primi rispetto ruolo dei docenti, cominciando a (ri)costruire esempi di relazione di fiducia?”

(In collaborazione con libreria “La Vela“, Viareggio)

 

L’autore

Matteo Bussola (Verona, 1971), padre di tre figlie, a 35 anni ha lasciato il lavoro di architetto per dedicarsi al disegno dei fumetti. Ha esordito con Einaudi nel 2016 grazie a “Notti in bianco, baci a colazione” accolto con grande consenso e affetto dal pubblico e tradotto in molti Paesi. Cura per “Robinson” la rubrica “Storia ella finestra”

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