A misura d’uomo” (Roberto Camurri, NN Editore, 2018)

Erano andati al mare il giorno dopo aver fatto l’amore per la prima volta. Lei sapeva di una festa con musica fino all’alba, voleva andare a ballare, le sue amiche avevano scosso la testa ed erano rimaste tutte nel solito bar, con la solita gente.”

La pianura, il desiderio del mare, Fabbrico, piccolo centro dell’Emilia, poche persone, soliti luoghi, gesti abituali e i ritmi della campagna intorno.

Fin dall’inizio nella sua opera, Roberto Camurri, tratteggia l’atmosfera che fa da sfondo al suo romanzo “A misura d’uomo”: un’ambientazione precisa e ben accordata con gli umori dei personaggi e la loro fuggevole definizione.

Al centro della storia ci sono le vite di Davide, Valerio, Anela, Luigi, Elena, Mario e le relazioni che tra di loro si innescano: è il trascorrere delle stagioni, come tempo e natura, che scandisce il loro sviluppo, le loro convergenze, i loro epiloghi. La provincia così diventa un contesto ideale dove progetti, sogni, illusioni, amarezze scolpiscono i visi e le anime dei protagonisti. Le loro storie avvolgono il lettore grazie a una scrittura nitida, dove epico e quotidiano si fondono con grande personalità nella parola. Il romanzo è costruito dal susseguirsi di vari racconti dove il filo conduttore è rappresentato dagli stessi personaggi che scivolano da una storia all’altra e da Fabbrico.

La droga, l’amicizia, la maternità, il lavoro, un’incursione nella storia partigiana, sono alcuni degli “eventi” in cui i personaggi si muovono.

La costruzione particolare dell’opera conferisce indubbiamente una cifra stilistica molto importante: se da un lato la provincia raccontata da Camurri ben si accorda con romanzi e musiche che dalla provincia della pianura hanno tratto ispirazione, dall’altro l’autore riesce a trovare una strada espressiva personale dove nostalgia, poesia, crudeltà, senso di inadeguatezza esistenziale si innestano nella linfa narrativa.

Un esordio decisamente interessante, capace di condurci nelle storie e nei microcosmi della provincia emiliana costellata di linguaggi verbali, di gesti connotativi con cui lo scrittore ha ben definito una geografia non solo fisica ma soprattutto umana, capace, nei suoi temi più intimi, di rispecchiare gli indugi e le suggestioni oltre i confini dell’ambientazione scelta.

L’autore

Roberto Camurri (1982), originario di Fabbrico, vive attualmente a Parma dove “lavora con i matti”. “ A misura d’uomo” è il suo primo romanzo.

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ultimo aggiornamento: 25-03-2018


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