Martedì 27 marzo 2018, tecnici del settore Versilia di ARPAT sono intervenuti su segnalazione della polizia municipale e di un consigliere comunale (che si era rivolto al numero verde dell’Agenzia) al depuratore di Camaiore, dove è stato prelevato un campione allo scarico del by pass che, a seguito delle analisi effettuate presso il Laboratorio dell’Agenzia ha rilevato valori elevatissimi di Escherichia coli, del tutto simili a quelli di un refluo in ingresso all’impianto di depurazione.

Nel corso del sopralluogo e, successivamente in modo formale, la società che gestisce l’ìimpianto, Gaia spa, ha comunicato che sta incontrando, da tempo, difficoltà ad allontanare dall’impianto i fanghi di depurazione e che in quella giornata, per evitare un pesante trascinamento di fanghi in uscita, è stato attivato il by-pass, con il conseguente scarico di liquame non depurato nel corpo idrico recettore, e cioé – come destinazione finale – il Fosso dell’Abate e quindi il mare.

A seguito di tali accertamenti l’Agenzia sta assumendo i provvedimenti previsti dalla normativa nei confronti del gestore.

Peraltro GAIA afferma che, per il perdurare delle difficoltà menzionate – che stanno interessando anche altri impianti di depurazione – anche nel prossimo futuro la prestazione del depuratore “potrebbe risultare carente, almeno sporadicamente, e soprattutto in occasione di massicce portate in arrivo dovute a fasi di pioggia prolungate. Ciò potrebbe determinare saltuari superamenti dei parametri tabellari allo scarico, che non saremmo peraltro in grado di controllare.”

ARPAT, quindi vigilerà affinchè il gestore metta in atto tutte le misure possibili per far fronte alle problematiche sopra indicate, anche in vista della prossima stagione balneare.

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