Ieri, la Squadra Mobile di Lucca ha dato un volto e un nome all’uomo che nei giorni scorsi ha aggredito, immotivatamente, due donne.
Si tratta di un trentasettenne nigeriano, titolare di permesso di soggiorno, privo di precedenti di Polizia, fatta eccezione per reati inerenti la disciplina sull’immigrazione.
La prima aggressione è dell’11 aprile scorso. La vittima, una donna, era intenta a parlare al telefono a bordo della propria autovettura in sosta in viale San Concordio. L’uomo si è avvicinato al veicolo e, approfittando del finestrino abbassato, le ha sferrato un pugno al volto; a farlo desistere solo l’intervento di alcuni passanti. La vittima, a seguito dell’aggressione, ha riportato una frattura allo zigomo destro, con prognosi di 21 giorni.
    Il secondo episodio si è verificato il 16 aprile scorso, in via delle Tagliate.
Anche in questo caso, la donna a bordo della propria vettura, parlava al telefono affacciata al finestrino; il nigeriano si è avvicinato e l’ha improvvisamente aggredita al volto provocandole delle contusioni giudicate guaribili in cinque giorni. In quest’ultimo episodio la furia dell’uomo è stata arrestata dalla prontezza di riflessi della vittima, che ha repentinamente sollevato il finestrino dell’auto.
Alla sua identificazione gli investigatori sono giunti dopo un complesso lavoro portato avanti con la collaborazione delle diverse articolazioni della Questura: dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico all’Ufficio Immigrazione.
    Entrambe le vittime hanno escluso che l’uomo avesse agito sotto l’effetto di sostanze alcoliche e negato ogni pregresso contatto o scambio verbale utili a spiegare l’aggressione. Le modalità della condotta e le descrizioni del nigeriano fornite dalle due donne, del tutto sovrapponibili, hanno indotto la Squadra Mobile a ritenere che l’autore di entrambi gli episodi delittuosi fosse lo stesso soggetto di pelle scura.
In pochi giorni sono state visionate le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali e delle private abitazioni e sentiti gli abitanti delle zone interessate. In poche ore l’identikit dello sconosciuto ha fatto il giro dei centri di accoglienza di Lucca e provincia e degli ospedali.
Ieri, il nigeriano è stato identificato nei pressi di viale San Concordio. A segnalarne la presenza uno dei testimoni della prima aggressione, un cittadino extracomunitario, individuato a seguito di una scrupolosa attività di polizia giudiziaria e opportunamente sollecitato dal personale della Squadra Mobile.
Il nigeriano è stato poi riconosciuto, senza ombra di dubbio, da entrambe le vittime. La presenza dell’uomo nel luogo della seconda aggressione è inoltre documentata dalle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza installate su una privata abitazione.
Il trentasettenne è stato denunciato per lesioni dolose, aggravate dai futili motivi; nei suoi confronti è stato emesso dal Questore foglio di via obbligatorio da Lucca per la durata di tre anni.
La perquisizione del suo domicilio di Prato, operata con la collaborazione del personale di quella Squadra Mobile, ha dato esito negativo in riferimento ad elementi utili a giustificare i motivi delle aggressioni.
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