“Municipio blindato ai cronisti: Le forze di opposizione rivendicano il diritto a un palazzo trasparente, dove i giornalisti abbiano la possibilità di fare al meglio il loro lavoro, dove venga assolto il diritto-dovere dei media, di informare, e dei cittadini, di essere informati, in questo caso sull’operato dell’amministrazione”.

Lo scrivono Annamaria Pacilio Movimento Cinque Stelle, Maria Pacchini Lega, Massimiliano Baldini Movimento dei Cittadini, Alessandro Santini Forza Italia, Stefano Pasquinucci Gruppo Misto

“Di certo il buon giorno si era visto dal mattino, quando appena insediato, il primo cittadino aveva iniziato col mettere un freno all’ingerenza dei media a palazzo comunale invitando i cronisti a cambiare approccio per essere confacenti al decalogo di corte prevedendo periodici question time ben programmati con la scusa di non voler sottrarre prezioso tempo al lavoro della giunta; per poi passare attraverso la consuetudine di convocare i consigli comunali tutti rigorosamente di mattina, ufficialmente per risparmiare sui costi di palazzo ma forse anche per limitarne la partecipazion;ecco che si è arrivati al culmine. Del Ghingaro ha emesso un nuovo diktat: in Comune i cronisti entrano solo su appuntamento. L’accesso al palazzo comunale si ha solo se si dimostra di avere un appuntamento. In mancanza di un appuntamento, al giornalista rimane la possibilità di appellarsi alla magnanimità del re chiedendo il via libera all’amministrazione che ne deve in ogni modo autorizzare l’accesso. In pratica entra solo chi è in agenda, invitato, e gradito. E le visite non passeranno certo inosservate attraverso il controllo delle entrate e delle uscite, l’indicazione di quale ufficio si intende raggiungere, il motivo della visita, il tutto minuziosamente riportato su apposito registro, giusto per conoscere e tracciare i movimenti della stampa, l’argomento trattato, seguire il filone della notizia, di chi la scrive e di chi la alimenta. Si capisce che il preciso intento dell’amministrazione è quello di ostacolare il lavoro dei giornalisti, mettere a tacere fonti alternative facendo riferimento a quelle ufficiali , privilegiando l’invio di comunicati e di “veline” , chiudendo “gli spifferi” del palazzo per controllare l’informazione e non far trapelare scomode verità dai corridoi del Municipio. Il tutto in piena aderenza ai voleri di  Re Sole, da sempre allergico a chi pone  pressanti interrogativi, muove critiche e mostra contrapposizione di idee. Così questa volta è toccato ai giornalisti pagare di nuovo pegno innanzi all’onnipotenza del Sindaco in barba a norme e disciplinari. “Il sindaco non riconoscendo il ruolo dei giornalisti, sentinelle della società, sembra avere un’idea privatistica della cosa pubblica,  si ricordi che il Municipio non è l’armadio, chiuso sottochiave, dei panni sporchi dell’amministrazione ma è la casa di tutti i viareggini, i giornalisti vi devono poter entrare liberamente e raccontare quel che succede al suo interno” .
> Ce n’è anche per chi al momento non ha ancora fatto sentire la sua voce:” Siamo stupiti del silenzio dei direttori delle testate locali e ci aspettiamo una presa di posizione netta da parte dell’ordine dei giornalisti, organo garante nei confronti di chi produce le notizie, il giornalista, e chi le fruisce, il lettore; nel contempo denunciamo il silenzio assordante delle istituzioni regionali che verranno sollecitate attarverso i nostri rappresentanti sull’argomento”.
> Intanto ci si interroga anche su quanto ha scatenato gli aspri provvedimenti del Sindaco verso la stampa, segno di un evidente nervosismo del primo cittadino..Forse che qualcosa gli stia sfuggendo di mano? :”I divieti del sindaco sono una evidente prova di debolezza  che rivelano  la necessità di tenere ben celati i suoi altarini” . Sarà per quello che il primo piano è diventato quasi irraggiungibile…  che c’entri qualcosa il troppo via vai di giornalisti, ogni giorno in processione lungo la prima rampa di scale  verso la “scomoda ” stanza dove siede l’addetta stampa del sindaco, importata dirattamente da quel di Lucca, e sul libro paga di I care? “

(Visitato 281 volte, 1 visite oggi)

Spaccio, sequestro di droga a Viareggio per oltre 120 mila euro

Chiusa l’ottava edizione dell’evento sull’aftersales: 1.500 incontri, 110 comandanti, 90 imprese